“La Festa del 2 Giugno è la Festa della Repubblica Italiana per ricordare il referendumdel 1946 che, dopo la caduta del fascismo, sancì lo storico passaggio dell’Italia dalla monarchica all’attuale sistema repubblicano, coinvolgendo attivamente tutti i cittadini e le cittadine che avevano raggiunto la maggiore età (all’epoca 21 anni).
La consultazione popolare servì anche per eleggere i deputati dell’Assemblea Costituente, l’organo legislativo che avrebbe avuto innanzitutto il compito di redigere la nuova Costituzione..
Quasi 25 milioni di italiani, pari all’89 per cento degli aventi diritto, si recarono alle urne. L’altissima affluenza fu assicurata anche dalla partecipazione delle donne chiamate per la prima volta al voto in Italia.
Donne che avevano vissuto sino allora all’ombra del Fascio Littorio che aveva imposto alla donna l’esclusivo ruolo di madre-casalinga facendo così della maternità oggetto di pubblica esaltazione, a sostegno della forza nazionalista dello Stato.
In vista dello storico 2-3 giugno 1946 il “Corriere della Sera” raccomanda: “..siccome la scheda deve essere incollata e non deve avere alcun segno di riconoscimento, le donne nell’umettare con le labbra il lembo da incollare potrebbero, senza volerlo, lasciarvi un po’ di rossetto”. Rischioso dunque rendere nullo il voto in quella memorabile prima grande elezione politica italiana a suffragio universale. Comunque le donne videro in quel voto il riconoscimento di tutte le loro lotte. Una grande responsabilità.Desideravano voltare pagina e non c’era più spazio per quella Corona che favorì l’ascesa del regime fascista che aveva soggiogato e portato alla rovina l’intero Paese.
Furono elette ventuno donne. Per la prima volta, quindi, una piccola compagine femminile entrava a far parte dell’istituzione rappresentativa del popolo italiano. Nove di esse appartenevano alle liste della Democrazia Cristiana, nove a quelle del Partito Comunista Italiano, due socialiste e una rappresentante dell’Uomo Qualunque. Esse avevano maturato una forte sensibilità politica,essendo state impegnate in modo diverso nella lotta al fascismo e alcune anche nella Resistenza. Con il contributo determinante di queste donne, che nonostante le forti differenze politiche hanno sempre saputo agire in modo concorde per farriconoscere i diritti delle cittadine italiane, è stata approvata la nostra attuale Costituzione, che, per quanto riguarda la questione femminile, è una delle più avanzate e complete. Bisogna farla rispettare ed applicare!
In un’epoca dove le discriminazioni di genere ancora permangono in alcuni ambienti della nostra società, la Festa della Repubblica deveessere vissuta anche come festa dell’uguaglianza. “Viva l’Italia, l’Italia tutta intera” (Francesco De Gregorio)
L’Anpi “Vittorio Arrigoni” invita le cittadine ei cittadini a partecipare alla Festa nella Sede di via Carroceto (Fronte Liceo Meucci) Domenica 6 Giugno dalle ore 16.30 dove si può:
Visitare la Mostra allestita in onore delle “Donne Costituenti”.
Assistere alla visione del Filmato “Senza Rossetto”. Il motto “Senza Rossetto” è divenuto il titolo dell’interessante raccolta di testimonianze realizzata da Silvana Profeta e Emanuela Mazzina, In questo premiato documentario le intervistate ricordano quel momento storico enorme del 1946 che segnò finalmente la “possibilità di esprimere il nostro pensiero” su scala nazionale.
Partecipare alla prima di “Passaggi di memoria”, un’opera (si può dire!) collettiva, straordinaria, a cui l’esperta regia di Gianfranco Iencinella e la fertile fantasia del videomaker Giancarlo Federico hanno saputo dare forma e suggestioni. Il video, che raccoglie immagini, parole e musica (ma anche suggestioni, visioni, memoria) è un racconto che si snoda tra le strade, i luoghi, i volti delle persone a noi familiari e sembra suggerire ad ognuno un inevitabile e sicuro percorso di identità italiana e apriliana.
Festeggiare insieme con una bicchierata offerta dall’Anpi in occasione del compleanno dell’Associazione (6 Giugno del 1944).
Viva la Republica nata dall’antifascismo!”
Chiara Ruocco