Predisporre un nuovo piano per la viabilità, finalizzato a decongestionare le principali arterie stradali e rivedere i percorsi ciclabili già progettati e in corso di realizzazione, sono stati due degli interventi inclusi nel programma della coalizione, poi riportati dall’amministrazione Principi anche all’interno delle linee programmatiche presentate in consiglio comunale.
Un impegno preso con i cittadini, che più volte hanno manifestato l’esigenza di un intervento che, pur salvaguardando l’esigenza di sviluppare una mobilità sostenibile, tenesse conto delle problematiche legate alla viabilità. Questa la genesi della determinazione 263 del 2 Ottobre scorso, con la quale il dirigente del settore ha approvato la rimodulazione del piano operativo legato alle ciclabili già progettate e da rivedere.
“Le ciclabili così come erano state concepite – sottolinea il sindaco Lanfranco Principi – concretizzavano una buona idea realizzata male. Le lamentele giunte dai cittadini facevano da riscontro a tutta una serie di carenze progettuali riscontrate anche dai verbali agli atti della Polizia Locale che rendevano il tracciato carente sotto il profilo della sicurezza. L’esigenza di rimettere mano a quei progetti si è manifestata sin da subito, spingendoci a intervenire partendo da quei piani che avevano subìto una momentanea battuta d’arresto. Tutelare i cittadini e cercare di migliorare il servizio, ci costringerà quindi a impegnare gli uffici nei prossimi mesi per cercare di risolvere quanto prima le criticità”.
“Optare per la rimodulazione – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Marco Moroni – rappresenta in questa fase l’unica strada percorribile. Avendo avuto accesso a fondi pubblici, l’ente non ha libertà di manovra per poter adottare soluzioni drastiche, senza correre il rischio di incorrere in un provvedimento della Corte dei Conti, che in tal caso potrebbe ipotizzare un danno erariale. L’unica possibilità era quella di tamponare il problema e agire con una rimodulazione dei tracciati, che confidiamo possa restituire un’opera più sicura e fruibile di quanto non fosse in precedenza”.
Chiara Ruocco