La sezione Anpi “Vittorio Arrigoni” di Aprilia invita i/le cittadini/e, l’associazionismo democratico e antifascista, a manifestare decisamente il rifiuto per le inaudite violenze indiscriminate contro le popolazioni civili della Palestina e di Israele. Ed è una situazione che dura ormai da oltre due settimane e non accenna a placarsi, anzi sembra che ci si prepari al peggio.
L’Anpi condanna fermamente il barbaro, disumano attacco di Hamas contro a popolazione civile dello Stato di Israele e ritiene legittimo il diritto di difendersi secondo quanto previsto dai trattati internazionali ma la risposta militare non può essere rivolta, come purtroppo accade, contro la popolazione civile palestinese perché questo rappresenta un crimine di guerra e una grave violazione del diritto umanitario internazionale.
Chiede che sia la via diplomatica sotto l’egida delle Nazioni Unite a garantire la fine del drammatico conflitto in atto tra le parti nei territori Israelo-Palestinesi e a guidare la Costruzione di un assetto di Pace nei territori contesi.
Chiede perciò che il Consiglio di Sicurezza ONU imponga il cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri, il via libera agli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e, nel più breve tempo possibile, immediatamente proceda alla convocazione di una Conferenza di Pace che stabilisca così i confini di due Stati dove due popoli, soggetti di diritto, possano vivere finalmente nella Libertà e nella cooperazione pacifica.
La Pace appare oggi, purtroppo, a detta di molti, troppi, quanto mai lontana. Le ipotesi in campo di cui si è già discusso negli anni passati hanno manifestato tutta la loro debolezza e impraticabilità. Palesemente molti attori coinvolti in campo, dall’una e dall’altra parte non la desiderano. Eppure è l’unica cosa da farsi: tentare ancora e trovare leadership rassicuranti, intellettualmente onesti. Soprattutto non può essere condotta nessuna trattativa senza il coinvolgimento delle popolazioni interessate. Il percorso è lungo. Ma bisogna pur cominciare.
Così Gino Strada Commentava l’Art.11 della nostra Costituzione: “Il ripudio della guerra è un valore sacro e uno dei pilastri portanti della nostra Repubblica. Ripudiare la guerra significa eliminarla dalle nostre coscienze, ma anche rifiutarsi di entrare in vecchi e nuovi conflitti, liberare il nostro Paese dalle servitù militari, uscire da ogni alleanza militare, ridurre drasticamente la produzione e l’esportazione di armi, ridurre i costi delle forze armate riconvertendoli in uso civile e sociale”.
Dal nostro punto di vista si comincia da qui per “Costruire la Pace”.
L’appuntamento è per sabato 28 ottobre 2023 alle ore 10,30 al Presidio “Israele – Palestina due popoli in due Stati” in P.zza Roma ad Aprilia.
Hanno dato la propria adesione: Arci La Freccia.Ex Mattatoio – Collettivo Marsha – Senzaconfine – PD – Reti di Giustizia. Il sociale contro le mafie – Giovani PD – Apriliaecologica.
Chiara Ruocco