Sono state consegnate questa mattina le chiavi di otto alloggi ATER in via Londra ad altrettanti assegnatari. La piccola cerimonia, organizzata alla luce delle disposizioni di sicurezza per il contrasto all’epidemia da Covid-19, si è tenuta alla presenza del Sindaco di Aprilia Antonio Terra, del Commissario Straordinario ATER per la Provincia di Latina Marco Fioravante, dell’Assessore alle Politiche Abitative della Regione Lazio Massimiliano Valeriani e del Questore di Latina Michele Maria Spina. La consegna delle chiavi è l’ultimo atto di un percorso avviato già nel 2016 con la firma del “Protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto alle occupazioni abusive di alloggi di edilizia residenziale pubblica”. Proprio alla luce del Protocollo e grazie a specifiche segnalazioni, le autorità giudiziarie hanno potuto provvedere ad emettere provvedimento di sequestro per diversi appartamenti, un locale condominiale e una sala riunioni trasformate in residenze attraverso opere edilizie abusive. Oggi, dopo il dissequestro, le unità abitative sono state rese disponibili per cittadini che hanno bisogno di un alloggio e che hanno presentato formale richiesta.
Nel corso della mattinata, l’Assessore regionale Valeriani ha anche avuto modo di annunciare un piano straordinario per la manutenzione e la ristrutturazione di tutti gli alloggi popolari della Regione Lazio, che coinvolgerà anche gli immobili presenti ad Aprilia. “L’evento di oggi – ha commentato il Sindaco di Aprilia a margine della cerimonia – mostra chiaramente come, attraverso percorsi di legalità, sia possibile per le istituzioni garantire sostegno alle persone più fragili. Siamo molto soddisfatti per quanto accaduto qui in via Londra: si tratta del frutto di un lavoro durato anni e di un dialogo proficuo tra l’ATER, le forze dell’ordine, le autorità giudiziarie, le istituzioni locali e regionali. La nostra volontà – conclude il primo cittadino – è chiaramente quella di proseguire lungo la strada tracciata, garantendo la massima legalità e intensificando l’attività di controllo di edifici di proprietà del Comune di Aprilia o di altri enti pubblici all’interno del nostro territorio”.
Gli alloggi sono rientrati nella disponibilità dell’ente a seguito di un’attività attivata in collaborazione con la Questura di Latina, nell’ambito del “Protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto alle occupazioni abusive di alloggi di edilizia residenziale pubblica“, sottoscritto nel 2016, nonché di istanze pervenute dalla Prefettura di Latina in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. L’Autorità Giudiziaria, a seguito di segnalazioni, ha provveduto ad emettere un provvedimento di sequestro che ha interessato questi alloggi, unitamente ad un locale condominiale trasformato in residenza con opere edilizie abusive, nonché una sala riunioni anch’essa abusivamente trasformata in abitazione. Per quest’ultima l’Ater sta curando la regolarizzazione edilizia per poterla adibire regolarmente ad uso abitativo. A distanza di quattro anni dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa Questura/Ater, il bilancio è significativo:
Grazie all’effetto deterrenza prodotto dal Protocollo, dal 2018 non si sono più registrati casi di occupazioni abusive nel Comune Capoluogo. L’attività degli uffici dell’Ater, parallelamente alle azioni congiunte con la Questura di Latina, è proseguita peraltro in via ordinaria, consentendo, il recupero e la riassegnazione di circa 120 alloggi l’anno (dato medio) di cui circa la metà nel Comune di Latina. Le attività poste in essere in virtù del citato protocollo hanno infatti ingenerato una proficua propensione alla riconsegna delle abitazioni non più in uso per decesso dell’assegnatario. Gli alloggi occupati senza titolo ammontano a 366 in tutta la provincia di Latina al 31/12/2018; di questi 150 sanabili in via amministrativa a fronte delle pregresse sanatorie. Considerato che il numero degli alloggi gestiti dall’Ater ammonta a 7.090, le occupazioni non sanabili rappresentano pertanto il 3% circa del totale degli alloggi gestiti, a fronte di una media del 9,36% riferita alle aziende casa dell’Italia centrale (fonte Federcasa).