Aprilia ed il DSA: il progetto nelle scuole della città

La prima parte del progetto sui DSA che include gli istituti apriliani è stata illustrata in mattinata

Una rete importante, legata all’inclusività nelle scuole in merito a ragazzi affetti da DSA. “C’è stata volontà di appoggio da parte del Comune in merito a questo percorso, che si prefigge il compito di individuare precocemente – illustra il DS Enrico Raponideterminate situazioni. Non ci sostituiamo all’aspetto clinico, ma abbiamo esaminato la popolazione scolastica“.

Un lavoro certosino, che ha fatto della collaborazione la propria colonna portante. Le scuole coinvolte sono: IC Arturo Toscanini (scuola polo), IC Antonio Gramsci, IC Menotti Garibaldi, IC Giovanni Pascoli e l’IC Zona Leda.

wp-1477648579544.jpg

Ringraziamo il preside ed i colleghi – prosegue la docente Enrica Spagnoli, referente dei DSA – i progetti nascono dalle idee, e le idee nascono dalle esigenze. Con il progetto legato alla dislessia, abbiamo avuto la spinta per agire ed incidere sulle percentuali. Desideriamo andare avanti e coinvolgere le scuole. Vuole essere un progetto che accompagna il bambino dai 5 anni alla terza media“.

Un progetto che parte da un questionario, consegnato alle insegnanti per i ragazzi: il progetto, in verità, parte dall’aprile 2016, con la formazione rivolta ai docenti sviluppata su 4 incontri. nel mese di maggio, poi, è stato somministrato il questionario a 764 alunni. Due le aree esaminate: quella delle abilità generali e quella delle abilità specifiche. Di seguito le percentuali:

10% studenti ad alto rischio

10% studenti a rischio medio-alto

10% studenti a rischio medio-basso

70% studenti a basso rischio

La seconda fase, articolata tra ottobre 2016 e maggio 2017, comprenderà una nuova tranche di prove anticipata da un nuovo periodo formativo per i docenti. “Il riscontro è importante – prosegue Patrizia Sittaro e ci siamo posti il problema di tornare alla pre-alfabetizzazione. Concordiamo nel lavoro da svolgere in questa fase: non saper leggere o scrivere non è necessariamente una difficoltà, e si deve intervenire con strumenti efficaci per dare risposte alle colleghe della scuola primaria“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *