1) Perché tutti i finanziamenti al Trasporto pubblico regionale spariscono quasi sempre in un nulla di fatto (raddoppio Roma-Nettuno) e il bilancio di FS è sempre in attivo?
2) Perché questo servizio strategico, ancorché pubblico, sta da anni subendo un progressivo smantellamento ad opera di un privato, senza che né le regioni deputate a risponderne, né lo stato schizofrenico fissino regole e veti?
3) Perché il governo italiano da anni va stipulando accordi, impegni, protocolli internazionali sulla riduzione delle emissioni, salvo poi disattenderli puntualmente, incorrendo in procedure d’infrazione che ricadono sulle spalle della popolazione, aumentando ogni giorno il debito pubblico da una parte, e dall’altra spendendo e spandendo solo in ridondanti strade, bretelle e autostrade, linee ad alta velocità, lasciando distruggere, oltre che l’AMBIENTE, anche il patrimonio comune della rete ferroviaria regionale più capillare d’Europa, permettendo la chiusura di linee e stazioni, l’isolamento di intere comunità, l’eliminazione di binari e scambi, la riduzione delle corse giornaliere, l’abolizione dei treni più economici sostituiti da TAV e impedendo il raddoppio dei binari unici, a fronte di una domanda sempre più consapevole e in crescita dei cittadini?
4) Perché le regioni pagano per un servizio ferroviario e lasciano sostituire le corse (solo per un decimo dei viaggiatori dei treni) e con bus inquinanti?
5) Perché in certe fasce orarie da Roma Termini partono in mezz’ora 3 Frecciarossa per Milano e nemmeno un treno regionale?
6) Perché da un decennio assistiamo basiti alla chiusura di stazioni, eliminazione del personale di terra e di bordo, smantellamento linee, soppressione fermate dei treni, eliminazione dei depositi di manutenzione, eliminazione del deposito oggetti smarriti/dimenticati?
7) Perché, negli ultimi anni, col benestare dell’ART abbiamo assistito alla declassazione delle stazioni, alla privazione del personale tecnico e di front office, a investimenti ingenti sulle grandi stazioni, allo smantellamento dei binari presenti nelle stazioni (vedi Torricola, Pomezia, Campoleone), a politiche disincentivanti, come tagliare i treni notturni e mattutini con la scusa di lavori di manutenzione notturni sulla FL7, mai ripristinati; allo stravolgimento degli orari consolidati da anni (che ora non collimano più con gli orari di lavoro, le navette aziendali, il sistema dei trasporti urbani, le organizzazioni di studio e famiglia dei pendolari, …), al taglio di fermate in stazioni nevralgiche (Pomezia e Torricola); alla chiusura dei servizi in stazione, dalle biglietterie ai bagni pubblici, alle fontanelle d’acqua
8) Perché RFI non ha capacità di gestire la rete in sicurezza facendo fronte ad eventi climatici sempre più estremi, né ha dotato le stazioni e le cabine elettriche di parafulmini?
“Questi ed altri i quesiti posti dai pendolari della FL8 (Comitato Pendolari FR8a Carrozza) dal 2010 a tutti gli interlocutori istituzionali, senza risposta. Incluso il comune di Aprilia, che non si è mai fatto parte attiva nell’interlocuzione con Regione e FS. Nel programma di CambiAprilia è stata dedicata una particolare attenzione alla grande presenza di pendolari verso Roma. Parliamo di parecchie migliaia di persone che quotidianamente si recano, soprattutto per lavoro e studio, nella Capitale e la maggior parte utilizzando il treno. In effetti, il pendolare è un cittadino che dà molto di più di quanto riceve: sceglie di utilizzare la mobilità sostenibile, anziché l’auto privata, con tutti i disagi annessi; studia e lavora lontano da casa, versa i contributi e spende il proprio reddito nella città di Aprilia: cosa ne riceve in cambio? Poco, forse niente, soprattutto a livello comunale. Un parcheggio inadeguato, viabilità per raggiungere le stazioni inadeguata, zero protezione alle auto in sosta, offerta inadeguata del trasporto pubblico. Cosa ci impegniamo a fare per i pendolari: – Aumentare la circolazione di autobus da e per le 3 stazioni ferroviarie di Aprilia; – Creazione di parcheggi multipiano o interrato da destinarsi ad un servizio di vigilanza – Creazione di una rete ciclabile e pedonale SICURA di collegamento tra periferie e stazioni – Perorare l’eliminazione dei passaggi a livello – Proporre alla Regione di realizzare una ferrovia delle città di Fondazione, da Laurentina a Sperlonga, passando per l’asse della Pontina, al posto dell’autostrada.”
Chiara Ruocco