Il progetto è coordinato dall’Ente Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano, include altri 9 partner tra cui l’Università di Roma Tre, l’Università di Camerino, la Fondazione Sviluppo Sostenibile, il CNR-IBE, Confagricoltura Latina e Legambiente.
“Un plauso ancora una volta al lavoro degli uffici amministrativi del nostro Comune, ha dichiarato il sindaco di Aprilia Antonio Terra, ancora una volta questa amministrazione comunale riesce ad attrarre risorse sovracomunali per sostenere progettualità importanti per il nostro territorio. Gli impollinatori, ha spiegato il primo cittadino, rivestono un ruolo essenziale nella riproduzione delle piante e nelle funzioni ecosistemiche del nostro Comune e dei nostri parchi, e la loro diminuzione dovrebbe essere interpretata come una grave minaccia al nostro ambiente, all’agricoltura e ad un approvvigionamento alimentare di qualità. Si tratta di un progetto di tutela ambientale e di difesa delle nostre biodiversità all’interno della quale insistono tantissime eccellenze che vanno preservate”.
All’interno del progetto il Comune di Aprilia si propone pertanto di: realizzare indagini ed analisi territoriali, finalizzate a riqualificare gli spazi verdi urbani per migliorare l’eterogeneità del paesaggio; realizzare infrastrutture verdi attraverso interventi di diversificazione delle piante, rifugi e siti di riproduzione; coinvolgere e sensibilizzare su tali tematiche gli stakeholder del territorio e la cittadinanza tutta. Il progetto avrà una durata di 48 mesi, per un budget assegnato al Comune di Aprilia pari a circa 330.000 euro di cui il 60% a carico dell’UE ed il restante 40% a carico del Comune di Aprilia attraverso i costi del personale dell’Ente impegnato nell’iniziativa.
Chiara Ruocco