“Sono molto amareggiato dall’indifferenza di chi dovrebbe porre più attenzione ai bisogni dei più deboli”, sono queste le parole del Presidente dell’Associazione Alzheimer Aprilia Onlus, Giovanni Piantadosi. Il Presidente dell’Associazione ha scritto una lettera al Sindaco Terra er porre l’attenzione sulla problematica dello sbarramento del Servizio di Assistenza Domiciliare e la mancanza di risposta alle istanze presentate dai cittadini per richiedere l’attivazione del Servizio.
“Caro Sindaco
Sono molto amareggiato dall’indifferenza di chi dovrebbe porre più attenzione ai bisogni dei più deboli.
Mi faccio interprete della voce di diversi cittadini che hanno contattato la nostra associazione in cerca di spiegazioni e di sostegno dopo aver presentato l’istanza per ottenere l’assistenza domiciliare e non aver ricevuto alcuna risposta dopo svariati mesi.I servizi sociali, in particolare l’assistenza a persone disabili ed anziane, come a tutti noto, è da sempre stato un punto di forza del Comune di Aprilia. Fin dagli anni ’90 la qualità umana degli operatori e la loro competenza professionale ha permesso di raggiungere alti standard di qualità che mal si coniugano con l’attuale sbarramento al servizio.
È comprensibile, che in questo periodo storico si possa verificare un forte incremento nella richiesta di attivazione del servizio a fronte di un taglio alla spesa pubblica. Molti comuni stanno gestendo questa annunciata “emergenza” coinvolgendo i soggetti sociali presenti sul territorio, sensibilizzando gli utenti e calmierando gli aumenti fisiologici del costo del servizio.
Ciò che risulta intollerabile è la totale assenza di informazioni e l’oscuramento del procedimento amministrativo da cui dipende l’attivazione del servizio. Quando un utente presenta l’istanza agli Uffici comunali, entro trenta giorni è suo diritto ricevere un “responso” dall’Ente, che lo informi su chi sia il responsabile del procedimento che lo interessa, se la domanda è carente in qualcosa e infine sull’esito. La domanda è accolta o respinta? Con quale motivazione? Il procedimento va concluso, perché il cittadino ha diritto di sapere qual è la ragione per la quale non può essere assistito. Nel caso in cui la sua domanda fosse idonea ma si riscontrasse una insufficienza nell’organico degli operatori socio assistenziali, tale dato risulta fondamentale anche per una diversa programmazione del servizio e quindi di bilancio.
È compito anche di una Associazione come la nostra, sulla base di quanto emerge dagli utenti, sollecitare l’Amministrazione a modificare la gestione, potenziare il servizio, prevedere maggiori accantonamenti per potenziare gli interventi a beneficio della collettività.Ciò premesso, e ben conoscendo la Sua sensibilità verso tali tematiche, sono a chiederLe un suo deciso intervento, al fine di assicurare ai nostri concittadini più sfortunati, anziani, disabili e quanti per necessità e solitudine ne fanno richiesta, la pronta e corretta Assistenza Domiciliare, anche per non disperdere quel potenziale di umanità e professionalità che sono proprie del personale del Servizio di Assistenza Domiciliare in forza alla Multiservizi del Comune di Aprilia“.