Tutte le cose belle prima o poi finiscono, rimane comunque il ricordo dell’esperienza fatta e questo si protrarrà nel tempo.
“Oggi è il mio ultimo giorno in Asam, l’ultimo di quasi 10 anni di una incredibile esperienza, a contatto con realtà e mondi che non conoscevo, ma che mi rimarranno dentro, che mi hanno cambiato come persona. Ho avuto la fortuna di lavorare per anni, per la propria città ed i propri concittadini, non è una fortuna che capita a tutti. Ringrazio innanzitutto Domenico D’Alessio, che mi volle con lui alla partenza del suo mandato da Sindaco, come Capo di Gabinetto e poi alla direzione dell’Asam, azienda tanto importante, ma con enormi problemi, alcuni dei quali sono in via di risoluzione proprio in questi mesi. – così afferma l’ex direttore.
Ringrazio poi Antonio Terra, che mi ha mantenuto alla guida della Multiservizi per tutto il suo primo mandato da Sindaco, non contrastando poi la volontà dei membri del Collegio di Liquidazione (Daniele Giuncato, Maurizio Ottaviani, Davide Di Battista) di tenermi ancora un po’ nel ruolo, affinché loro potessero prendere conoscenza dell’azienda e delle sue problematiche. Sapevo che Il mio ruolo in azienda sarebbe statotemporaneo, ma ho comunque acconsentito volentieri ad accompagnare il Collegio di Liquidazione in questo periodo, credendo, tra l’altro, di poter essere utile a non far vivere come un dramma ai dipendenti questa fase di liquidazione.
Ringrazio i Consigli di amministrazione passati, a cominciare dai Presidenti e/o Commissari straordinari: Fulvio Farì, Vincenzo Lilli, Lanfranco Principi. Con tutti ho potuto lavorare confrontandomi quotidianamente, con autonomia e condivisione di tutte le scelte strategiche.
Ringrazio i dirigenti, i funzionari, i dipendenti tutti del Comune di Aprilia, con i quali mi sono quotidianamente confrontato per svolgere il meglio possibile il ruolo che mi è stato assegnato. Ho preso un’azienda che nel novembre 2009 contava 254 dipendenti, la lascio ora con 186 dipendenti a tempo indeterminato.
Eppure è un’azienda che nel settore sociale non ha affatto diminuito i servizi, anzi! Il servizio Sapis (assistenza specialistica agli alunni disabili) seguiva 46 ragazzi, oggi 75. Il Centro Disabili assiste più di 40 utenti, Il servizio di Assistenza Domiciliare è sempre più richiesto, il Centro Alzheimer assiste quasi il doppio di utenti, con un orario anche pomeridiano. Questo è stato possibile con tanto lavoro quotidiano, ma anche grazie alle grandi capacità professionali che ci sono in questa azienda.
Dispiace di non essere riusciti –procede Rinaldi- a far di più nel settore tecnologico-manutentivo, ma è il settore dove si era scelto di disinvestire e pertanto non sono stati sostituiti i dipendenti cessati, neanche con contratti a termine. Oggi sono in fase di soluzione definitiva i due problemi più grandi rimasti all’azienda, il debito Inps ed il problema delle fatture contestate Asam/Comune. I percorsi messi in atto mi fanno pensare che entro l’anno entrambi saranno risolti (o almeno si inizierà il percorso che in qualche anno estinguerà il debito). La soluzione di questi due problemi pone le condizioni per il superamento della fase di liquidazione dell’azienda. Ma questo ormai attiene al futuro ed è bene che a parlarne sia chi rimane in azienda o vi entra.
Un ringraziamento particolare lo voglio fare agli utenti ed alle loro famiglie. Ho conosciuto un mondo, quello della disabilità e della non autosufficienza, che non conoscevo. Persone straordinarie, che dedicano la vita all’assistenza dei loro familiari, spesso ringraziando per ogni aiuto ricevuto. Persone ricche di umanità e sempre pronte a confrontarsi per il bene dei loro cari.
I familiari dei disabili hanno una grandissima preoccupazione per il futuro: che ne sarà dei nostri ragazzi quando noi non ci saremo più? Speriamo che Aprilia sappia rispondere a questo bisogno, considerando che è una città che aiuta la disabilità, come riconoscono tutti.
Il ringraziamento più grande voglio farlo al personale Asam. Voglio ringraziare tutti per l’impegno, scusandomi se non sono riuscito a fare tutto quello che sarebbe stato necessario per migliorare i servizi e le condizioni di lavoro, anche se sono convinto che qualche passo in avanti dal 2009 l’abbiamo fatto. “