Il Sindacato della Polizia Penitenziara, Si. P. Pe., lamenta un insufficiente numero di Agenti di Polizia Penitenziaria: il carcere di Velletri ospita dai 600 ai 650 detenuti ed è al primo posto per carenza di personale, con un coefficiente di rapporto pari a 0,28 su una media prevista dello 0,48.
Nonostante questa situazione il DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) il mese scorso ha emanato un provvedimento che revoca la permanenza di 15 Agenti distaccati da 3 anni nel penitenziario di Velletri, inviati a suo tempo per l’apertura di un nuovo padiglione.
Il Si.P.Pe., insieme alla FP CGIL , ha chiesto, attraverso una nota congiunta, al PRAP (Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria per il Lazio) che vengano prorogati i distacchi dei 15 Agenti di Polizia Penitenziaria che da 3 anni prestano servizio al carcere di Velletri e che dovrebbero rientrare nelle loro sedi di appartenenza entro gennaio 2015. Su quest’ultima questione è intervenuto anche il garante dei Diritti dei Detenuti, Angiolo Marroni.
Nonostante la carenza di personale, gli Agenti di Polizia Penitenziaria affrontano egregiamente il loro lavoro e il Si. P. Pe. è particolarmente orgosglioso di loro. Soprattutto della professionalista che stanno dimostrando negli ultimi mesi; infatti, gli Agenti stanno effettuando pulizie di bande organizzate, droga, telefonini e di oggetti rudimentali atti ad offendere all’interno della struttura penitenziaria.
Molto spesso sono riusciti a prevenire anche dei casi, dall’apparenza insignificanti, ma che avrebbero potuto avere conseguenze abbastanza gravi. Ad esempio, nella mattinata di ieri, 9 Novembre, la squadra degli Agenti di Polizia Penitenziaria, coordinati dall’Ispettore Capo G.T., stavano osservando un detenuto modello di mezza età; un Italiano molto distinto e insospettabile che girava tranquillamente negli spazi ricreativi consentiti. Una perquisizione personale ha portato al ritrovamento nelle sue tasche di ben 2 telefonini cellulari funzionanti. Il detenuto si è sottoposto alla perquisizione con molta calma e con “aria da BOSS”. Al ritrovamento dei telefonini si è limitato a dire che era in possesso di altri due telefonini e che li ha buttati nello scarico del Water durante una precedente perquisizione straordinaria nella propria cella.
Il Si.P.Pe. si congratula con il Comandante E.G., con il responsabile dell’Ufficio Comando D.R., con gli Ispettori e con tutto il personale di Polizia Penitenziaria; nonostante la gravissima carenza di personale e le difficoltà che incontrano, riescono comunque ad ottenere risultati sorprendenti.
Assia Manfredino