L’Amministrazione di Aprilia ha deciso di combattere le ludopatie: ha firmato il “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” sottoscritto da più di 300 comuni italiani.
Il manifesto è promosso da Lega Autonomie Locali e Associazione Terre di Mezzo: il prossimo Consiglio Comunale, che si svolgerà il 27 marzo, discuterà l’approvazione del manifesto. I sindaci sottoscrittori chiedono interventi normativi a livello nazionale e regionale, che sia consentito il potere di ordinanza dei sindaci e che sia chiesto ai Comuni e alle autonomia locali il parere preventivo per l’installazione dei giochi d’azzardo. I sindaci si organizzano in rete in quanto consapevoli che insieme si può contrastare l’insediamento di nuove slot-machine e di nuove sale.
Nel Luglio scorso il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Francesco Storace (La Destra), ha approvato all’unanimità la legge “Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico”: destinatari degli interventi sono le persone giudicate da specialisti di servizi pubblici e privati accreditati “incapaci di resistere all’impulso di giocare, il cui comportamento compromette le relazioni personali, familiari e lavorative”.
La legge ha disciplinato la collocazione delle sale da gioco, preservando le cosiddette “aree sensibili” (scuole, ospedali, luoghi di culto, centri sociali e anziani) e prevedendo delle premialità per gli esercizi che rimuovano o non istallino slot machine o videolottery. La legge ha sancito il divieto di pubblicizzare l’apertura o l’esercizio di sale da gioco sul territorio regionale che prevedano vincite in denaro. Inoltre, i gestori di sale bingo, ricevitorie, agenzie ippiche devono esporre all’ingresso dei locali e sui relativi apparecchi materiale informativo sui rischi correlati e sui servizi di assistenza presenti sul territorio.
Il gioco compulsivo è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità una vera e propria “malattia sociale”, e in Italia a soffrire di questa forma di dipendenza sarebbero più di 700mila persone. Una cifra che rischia di aumentare, visto il progressivo ampliamento del pubblico coinvolto: dai giovanissimi, alle casalinghe, alle persone in difficoltà economica che cercano nelle lotterie una via di fuga dai problemi quotidiani e la speranza di un miglioramento “improvviso” delle proprie condizioni di vita.
Anche il territorio pontino è interessato da questo fenomeno. Secondo i dati contenuti nel dossier Azzardopoli 2.0 redatto dall’associazione Libera, in provincia di Latina si spendono annualmente 1160 euro per i giochi d’azzardo, in prevalenza slot machines (750 euro): mentre i consumi e i risparmi delle famiglie italiane decrescono, le spese per i giochi non conoscono crisi. In generale, sempre secondo il dossier di Libera l’Italia è il primo Paese al mondo per il Gratta e vinci, abbiamo un numero pro capite di macchine da gioco di ultima generazione – le Vlt – triplo rispetto agli Stati Uniti, deteniamo il 23% del mercato mondiale del gioco on line.
Il “Manifesto” promosso dalla Lega Autonomie Locali e Terre di Mezzo si pone l’obiettivo di “portare all’attenzione delle Istituzioni Statali l’entità del problema e la mancanza di strumenti regolativi ed ispettivi dei Comuni per fronteggiare il fenomeno”.
Melania Limongelli