Campo di Carne, tra camini e fumo nocivo

Il fumo da legna contiene oltre 100 diversi prodotti e composti chimici, tra cui la diossina, ma anche il piombo, il cadmio e l’arsenico.

Niente più caminetti accesi a Parigi“, scrive l’Ansa il 2 Dicembre 2014, parlando di una normativa entrata in vigore il 1 Gennaio 2015, volta a diminuire l’inquinamento atmosferico. A quanto pare, il fumo dei caminetti inquina almeno quanto il gas di scarico dei motori diesel.

E mentre la Città più romantica del mondo rinuncia a quell’atmosferica magica e sdolcinata che solo la fiamma tenue di un camino acceso in Inverno sa regalare (i soli caminetti consentiti sono dunque quelli non aperti, ma confinati in appositi recinti chiusi a norma di sicurezza e a prova di inquinamento n.d.r.), a Campo di Carne, Aprilia, i caminetti continuano ad essere accesi anche in pieno Maggio, quando deponiamo nell’armadio le maniche lunghe a favore di quelle corte e al mare, nel fine settimana, si iniziano a intravedere i primi temerari in costume da bagno.

Tra le problematiche che investono il quartiere Campo di Carne, c’è quello dell’inquinamento atmosfero dovuto all’emissione di fumi nocivi. Infatti, i camini di alcune abitazioni sono costruiti a poco più di un metro dalle camere di altri residenti, rendendo l’aria talmente tanto insalubre che molti cittadini hanno manifestano problemi respiratori. Un uso abusivo del camino ha spinto la capogruppo del SEL, la Consigliera Carmen Porcelli, a presentare un’interrogazione presso gli Uffici Comunali nel mese di Marzo per avere delle risposte in merito all’adeguamento delle canne fumarie, secondo quanto predispongono le norme Uni.

Sono costretto a restare barricato nella mia stessa casa“, racconta un cittadino di Campo di Carne. “Questi fumi, inoltre, influiscono anche sulla salute di mio padre“. Secondo un sondaggio condotto dalla CDC (Centers for disease Control) nel corso degli ultimi dieci anni il numero di bambini affetti da asma è raddoppiato. Infatti, a un bambino su sette, è stata diagnosticata l’asma e il numero aumenta vertiginosamente. Il fumo da caminetto ha effetti nocivi sulla salute umana per la presenza del particolato sottile, ovvero particelle minuscole della dimensione di 1/200° rispetto ad una goccia di pioggia. L’inalazione di particolato di fumo da legna aumenta l’incidenza, la durata e la gravità delle malattie respiratorie, colpendo più duramente bambini, anziani e tutti coloro affetti da disturbi cardiaci oppure polmonari. Gli effetti acuti dell’esposizione al fumo (a livelli molto superiori a quelli usualmente riscontrabili) incidono sull’apparato respiratorio e sulla funzionalità polmonare. Inoltre, la composizione chimica del fumo di tabacco e del fumo da legna sono molto simili. L’inalazione di prodotti chimici e di gas del fumo da legna e del tabacco è correlata non solo a problemi di salute, ma anche all’abuso di sostanze stupefacenti. C’è una forte preoccupazione per il fatto che i bambini provenienti da zone con alti livelli di fumo da legna fumare con più probabilità.

Ma cosa c’è nel fumo di legna? Il fumo da legna contiene oltre 100 diversi prodotti e composti chimici, tra cui la diossina, ma anche il piombo, il cadmio e l’arsenico. “Le canne fumarie– spiega il cittadino di Campo di Carne- rilasciano in atmosfera enormi quantità di polveri sottili e diossina, minando la salute altrui e contribuendo all’innalzamento della temperatura globale. Penso che sia giusto riscaldarsi ma mantenendo i 18°C in casa e rispettando sia le fasce climatiche e sia le ore di utilizzo“.

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