Campo rom Aprilia, preoccupanti le condizioni igienico-sanitarie

Dopo la vicenda del bimbo rom di 5 mesi ricoverato al Goretti per una malattia infettiva, vi è apprensione tra i cittadini

Bimbi di etnia rom abbandonati al degrado ed a condizioni igienico-sanitarie di pessima qualità.
Due gli episodi registrati ad Aprilia, nei quali si noterebbe il non rispetto dell’igiene e del codice etico e civile che la città meriterebbe, pilastri di una convivenza progredita e decorosa.

Si tratterebbe di due bambini di etnia rom di Aprilia. Il primo di 5 mesi, che viveva in una condizione desolante e preoccupante, sarebbe stato abbandonato all’incuria in mezzo alla sporcizia e al freddo inverno, provocando nello stesso sintomatologie preoccupanti ed importanti, riferibili in primis alla Scabbia (un’infezione contagiosa della pelle) e l’altro di tipo respiratorio, legata ad un focolaio di polmonite. Il neonato è stato ricoverato al Goretti di Latina e non verserebbe in condizioni gravi.

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Il secondo meno preoccupante dal punto di vista medico ma fortemente desolante dal punto di vista civile ed ambientale. Il bimbo in tenera età, vive in un camper con i genitori che utilizzano la strada come water mobile, gettando inoltre carte, alimenti e quant’altro a terra, imbrattando in questo modo le strade della nostra città.

Il movimento Forza Nuova focalizza l’attenzione proprio su le vicende suddette, e trova vergognoso che un paese civilizzato debba ancora convivere ed accettare una cultura che tende al degrado totale ed in piena autonomia. Gli esponenti dell’organizzazione richiamano l’attenzione delle istituzioni, incentivando gli stessi a trovare idonei provvedimenti ed educarli a vivere secondo i principi del codice civile.

Melania Orazi

One Response to Campo rom Aprilia, preoccupanti le condizioni igienico-sanitarie

  1. Buonasera. L’ignorante è lei che pensa di essere una persona civile e democratica quando poi manifesta il suo pensiero al contrario.
    Secondo poi non accetto lezioni da chi pensa che la Scabbia “ce l’hanno tutti”, cosa alquanto non scontata come dice lei.
    La malattia tuttavia infettiva, sorge o viene attaccata ad altri soggetti quando vivono in ambienti non igienici. Ritengo scandaloso inoltre che lei mi parla di “deontologia professionale” senza sapere realmente di cosa si tratta; rispetto quindi per chi lavora! Grazie. Ah dimenticavo, la deontologia professionale con cui lei si riempe la bocca non limita la libertà di espressione, anzi cerca il più possibile di non fare alcuna differenza. La prego di informarsi. Grazie!

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