Carcere di Velletri, è allarme

La carenza nel numero degli agenti, potrebbe mettere a rischio la sicurezza degli stessi e quella dei detenuti

Carenze di personale, turni massacranti, e traffici sospetti all’interno del Carcere di Velletri.
A lanciare l’allarme è il sindacato di polizia penitenziaria Sippe, che denuncia da tempi non sospetti un’emergenza che tenderebbe a non diminuire e portata alla luce attraverso pressanti proteste al Provveditore dell’amministrazione penitenziaria del Lazio, al Garante dei detenuti del Lazio e al Ministero di Giustizia. Lo sciopero della mensa è stato un primo sintomo di agitazione da parte degli agenti, al fine di segnalare le complicate condizioni di sopportazione lavorativa all’interno della struttura penitenziaria.
La direttrice, Donata Iannantuono, in una missiva, ha parlato di una grave carenza di personale tanto che è stato difficile programmare le ferie per le festività natalizie.

 

Il sotto numero in cui versano gli agenti nel carcere, mette in serio rischio la sicurezza dei detenuti e quella del personale; inoltre troppo spesso gli stessi vengono trasferite verso altre strutture o uffici amministrativi. Un singolo agente si trova così a dover gestire una media di 60 reclusi. Una situazione definita dal segretario generale del Sippe drammatica, che influisce sulla salute e la sicurezza degli agenti, sostenendo una più adeguata pianta organica.

carcere

La richiesta dei sindacati è forte e chiara: far rientrare gli agenti trasferiti nelle sedi amministrative, per contrastare i traffici illeciti di sostanze stupefacenti nel carcere tra i detenuti, episodio questo già contrastato ad agosto dagli agenti, nonostante la scarsità di uomini presenti. Sconvolgente invece la scoperta di 8 cellulari in mano ai reclusi, sulla quale c’è tutt’ora un’inchiesta in corso.

Per il sindacato Sippe, la carenza di personale potrebbe dare origine ad un problema di ordine pubblico, con episodi di rivolte, risse, autolesionismo, vicende che hanno già macchiato in passato la struttura, ma troppe volte gli agenti hanno tuttavia scongiurato il peggio. Anche il Garante dei Detenuti, Angiolo Marroni, appoggia le proteste degli agenti; il Segretario Alessandro De Pasquale invece è pronto a presentare in Procura un esposto, vista la mancanza di risposte da parte delle istituzioni.
Già nel 2013 l’associazione che difende i diritti dei detenuti, aveva parlato di un eccessivo sovraffollamento del carcere e la carenza di attività di reinserimento per gli stessi.

Melania Orazi

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