Catalent: vigilante trovato esanime nel suo gabbiotto

Il corpo è stato rinvenuto dalle addette alla pulizia. Il racconto di un rappresentante della ditta di pulizie

Un vigilante, nella notte, è stato trovato esanime all’interno della portineria. L’uomo – un 52enne di Aprilia – era di turno la notte scorsa come vigilante alla ditta Catalent di via Nettunense, ad Aprilia.
La tragica scoperta è stata fatta dalle dipendenti di un’impresa di pulizie – la Milano Servizi Srl – di Pontinia, comune in provincia di Latina. Le addette alla pulizia, per entrare in servizio, avevano bisogno che il vigilante alzasse la sbarra del passaggio a livello, ma pur chiamandolo per diverse volte, l’uomo non rispondeva.

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“A questo punto le nostre addette alla pulizia – ci racconta uno dei rappresentanti della ditta – non hanno potuto far altro che chiamare chi era presente nel turno di notte alla Catalent. Uno dei dipendenti, addetto alla produzione, preoccupato per l’anormalità della situazione e sceso per unirsi alle altre donne, è riuscito ad accedere in portineria. Il ragazzo, scuotendo e chiamando più volte il vigilante ma senza ricevere alcuna risposta, ha deciso di chiamare il 118. L’ambulanza, accorsa sul luogo, non ha potuto far altro che constatare il decesso, presumibilmente per cause naturali. Di solito l’azienda farmaceutica utilizza un vigilante di una ditta esterna per la sorveglianza notturna e un guardiano per la sorveglianza diurna. Le donne della pulizia, che hanno trovato il corpo del vigilante, sono state assistite dai medici del 118, poichè versavano in uno stato di shock.”
Il 118 ha confermato le cause del decesso: un arresto cardiocircolatorio, che ha colpito il giovane uomo proprio mentre era di turno in portineria. Il vigilante, di una ditta esterna all’azienda farmaceutica, era di Aprilia come anche la ditta stessa. Uno dei suoi compiti era appunto quello di alzare e abbassare la sbarra, per far entrare ed uscire i dipendenti o in questo caso le donne della pulizia. Un tragico evento che getta nella tristezza la comunità di Aprilia tutta.

Melania Orazi

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