Corruzione all’Agenzia Spaziale: 13 indagati

La Guardia di Finanza di Roma ha sgominato un giro di corruzione e fatture false all’interno dell’Agenzia Spaziale Italiana

La corruzione è arrivata anche nell’Agenzia Spaziale Italiana.

Sono tredici le persone indagate dalla Guardia di Finanza di Roma per i reati di corruzione, abuso d’ufficio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e occultamento o distruzione di scritture contabili.

Le indagini delle Fiamme Gialle avevano portato nel 2014 all’arresto dell’allora Presidente della A.S.I. e di due suoi collaboratori.

Si trattava, peraltro, di fratello e sorella, che avevano creato una società di copertura di cui erano soci i genitori dei due.

Le attività illecite erano volte a condizionare, in favore di un ristretto numero di imprese, l’aggiudicazione di gare d’appalto.

Ma anche affidamenti diretti per l’organizzazione di eventi e viaggi istituzionali finalizzati alla diffusione della “cultura spaziale”.

Il tutto in cambio di tangenti per un valore complessivo di oltre 500 mila euro.

Il denaro arrivava sia sotto forma sia di regali (vacanze, biglietti aerei, ristrutturazioni edilizie, orologi di valore, televisori, aspirapolveri) che di dazioni di denaro.

Queste erano coperte da fatture false, emesse dalla società fittizia creata dai due collaboratori dell’ex Presidente dell’Ente.

Le fatture erano riferite ad imprese che organizzavano i predetti eventi e viaggi.

Gli imprenditori che si prestavano al sistema corruttivo, mascherato attraverso un giro di fatturazioni fittizie di oltre 1,5 milioni di euro, lucravano sulla sovrafatturazione delle prestazioni rese all’Agenzia Spaziale Italiana.

E si erano anche organizzati per creare i fondi neri da utilizzare per corrispondere le tangenti ai funzionari coinvolti nell’inchiesta.

La corruzione ha rovinato anche un Ente costituito principalmente di sognatori, riportati bruscamente sulla Terra da queste rivelazioni.

di Massimo Pacetti