Ora si conoscono anche i nomi dei 22 indagati per lo sversamento di rifiuti tossici nella ex cava abbandonata.
L’operazione della Squadra Volante di Latina e della Polizia Stradale di Aprilia ha portato al fermo di una famiglia e di imprenditori nell’ambito dei rifiuti.
La discarica si trova infatti nel territorio di Aprilia, in Via Corta, a poca distanza dal Centro Commerciale Aprilia 2.
A gestire il sito era Antonino Piattella, romano classe 1964, insieme al figlio Riccardo Piattella e alla moglie Roberta Lanari.
Gli altri arrestati sono Elio Bacci detto «Mauro», Donatella Carnevale, Catia Carnevale, Giampiero Bernacchia, Remo Sestini, Stefano Moreschini, Sante Lucidi, Dario Lucidi, Riccardo Cogoni, Alberto Manzini, Antonio Martino e Paolo Bonci.
Gli altri indagati hanno ricevuto solo il divieto di dimora nei Comuni di Aprilia, Ardea e Velletri.
A questo provvedimento è stato affiancato l’obbligo di presentarsi quotidianamente alla Polizia Giudiziaria.
Queste misure sono state adottate nei confronti di Carlo Santioni, Cristineì Esanu detto Cristian, Aldo Puca, Patrizio Telesca, Alessandro Papi e Karly Ninel Oltreanu.
Le indagini sulla vicenda, comunque, non sono ancora chiuse.
Il procuratore aggiunto della Dda di Roma Michele Prestipino ha infatti profilato la possibilità di ricadute sulla qualità dell’acqua.
Nei prossimi giorni verranno dunque effettuati degli accertamenti sulla sorgente minerale vicina alla zona.
Disposto anche il sequestro dei beni riconducibili agli indagati, per un valore complessivo di 15 milioni di euro.
di Massimo Pacetti