Ispezionati dalla Guardia di Finanza 800 distributori, nell’ambito di un piano estivo di controlli a tutela dei consumatori.
Nella zona di Latina, sono state individuate alcune colonnine di erogazione sprovviste di suggelli metrici ufficiali ed è stata rilevata una pratica ingannevole di pubblicità dei prezzi di vendita.
Numerosi casi di frodi sono stati rilevati anche in Campania ed hanno riguardato la sostituzione delle schede elettroniche, contenute nei display che indicano i litri erogati con schede modificate, l’alterazione delle colonnine e delle pistole erogatrici e la contraffazione dei cc.dd. “piombi”, i sigilli apposti agli impianti per impedirne la manomissione.
Le irregolarità al momento contestate riguarderebbero violazioni alla disciplina sui prezzi, con sanzioni amministrative a
carico dei gestori degli impianti e, nei casi più gravi, la denuncia di 33 responsabili alle Procure della Repubblica competenti; inoltre, il sequestro di 93 colonnine, 449 pistole erogatrici ed oltre 780 mila litri di prodotti petroliferi.
Gli impianti da controllare sarebbero stati selezionati sulla base di una mirata analisi del rischio che prende in considerazione tutte quelle informazioni raccolte dai finanzieri nel corso della attività di controllo economico sul territorio e dalle segnalazioni pervenute.
L’attività ispettiva si svolge mediante il riscontro del carburante effettivamente erogato con quanto contabilizzato e pagato dagli automobilisti, attraverso anche verifiche sulla qualità dei prodotti, al fine di individuare miscelazioni abusive con sostanze dannose per gli autoveicoli. Inoltre, i controlli proseguono anche nel rispetto della disciplina dei prezzi esposti, finalizzata ad offrire un’informazione corretta agli automobilisti in viaggio e la possibilità di scegliere dove rifornirsi a tariffe più convenienti.
Con l’avvio della stagione estiva, la Guardia di Finanza ha intensificato l’azione di contrasto alle frodi, con l’obiettivo di tutelare i consumatori dalle truffe e gli imprenditori onesti dalla concorrenza sleale. I controlli proseguono.
Melania Orazi