Il prefetto di Latina Antonio D’Acunto ha chiesto l’intervento della Regione, dopo che alcuni Comuni della provincia pontina, tra cui Latina, Sabaudia, Sezze e Pontinia, non hanno rinnovato il contratto con la Rida Ambiente di Aprilia, a seguito dell’aumento delle tariffe. In base al canone riconosciuto a Rida adesso le singole amminitrazioni devono pagare una differenza pari a + 5,8 % applicato anche retroattivamente. I comuni dissidenti hanno deciso di fermare il conferimento all’impianto privato di lavorazione e portare i rifiuti nell’impianto alternativo di Colfelice. La Regione Lazio, infatti, non aveva ripsosto alle singole amministrazione che chiedevano conferma della legittimità dell’incremento delle tariffe per Rida.
Il prefetto D’Acunto ha interessato così Roma della situazione vissuta nel territorio pontino illustrando le criticità segnalate dai comuni – legate ad un aumento delle tariffe – per il conferimento dei rifiuti urbani indifferenziati presso l’impianto di Aprilia.
L’intervento è necessario al fine di evitare situazioni di emergenza nella raccolta e conferimento dei rifiuti urbani, e per sollecitare un chiarimento sugli aspetti segnalati dagli amministratori locali che ostacolerebbero il rinnovo dei contratti.
Melania Limongelli