Sarà la Polizia Municipale a verificare le condizioni igienico-sanitarie degli 11 rifugiati politici che da marzo dimorano presso una struttura in Via del Pettirosso in località Fossignano.
I residenti della stessa via hanno da tempo denunciato le condizioni insalubri in cui gli extracomunitari africani sono costretti a vivere: un appartamento senza acqua potabile ne fognature.
L’appello dei residenti è rivolto alla cooperativa Karibu di Sezze che ha avuto l’appalto dalla Prefettura di Latina; una situazione che il Comune di Aprilia non è chiamato a gestire.
Il concetto è stato ben espresso anche dall’Assessore ai Servizi Sociali Eva Torselli, la quale ha provveduto a mettersi in contatto con Karibu ma senza successo, spiegando che sarà la Polizia Locale a verificare le condizioni di vivibilità delle 11 persone. I locali ad Aprilia – spiega in un’intervista l’assessore – non ci sono per ospitare i rifugiati e perciò la richiesta pervenuta dalla Prefettura è stata cordialmente declinata; sarà il Ministro degli Interni ad occuparsi della vicenda, conclude.
In questi giorni inoltre alcuni residenti del quartiere Montarelli avrebbero notato un via vai di extracomunitari di origine africana, che con tutta probabilità sono rifugiati politici anch’essi, e pare poter associare tale vicenda con il caso di quelle 35 persone trasportate ad Aprilia e poi dileguatesi nel nulla dopo essere scese dal pullman. Le stesse erano sbarcate a Lampedusa e si sarebbero dovute sistemare in un agriturismo in via dei Giardini. La situazione non è ancora del tutto chiara.
Melania Orazi