Imballaggi contraffatti: sequestro ad Aprilia

Imballaggi tarocchi ad Aprilia

Maxi sequestro della guardia di finanza di Aprilia: sottratte circa 7mila casse con un marchio contraffatto fitosanitario, destinati al trasporto merci di ogni genere.

Il comando provinciale di Latina, in collaborazione con il servizio fitosanitario della regione Lazio, ha portato a termine nei giorni scorsi un’operazione, durata quasi 5 mesi, in materia di prevenzione e illecito utilizzo delle autorizzazioni fitosanitarie da parte di imprese operanti nel settore di vendita e commercializzazione di imballaggi di legno che applicano il marchio ippc/fao fitok.

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La guardia di Finanza di Aprilia ha individuato una ditta operante nel settore della fabbricazione di imballaggi in legno, che commercializzava ad imprese dislocate su tutto il territorio nazionale casse e altro materiale ligneo con un marchio fitock contraffatto senza autorizzazione.

Questo tipo di materiale grazie alle sue caratteristiche di alta resistenza agli agenti esterni, alla facile adattabilità alle esigenze di imballo e trasporto, alla relativa economicità e alla possibilità di riutilizzo, è il più utilizzato in tutto il mondo per imballare qualsiasi tipo di prodotto e trasportarlo.

Il legno grezzo però costituisce un “habitat” ideale per organismi nocivi per le piante: sono state quindi definite, a livello internazionale, misure fitosanitarie standardizzate e previsti sistemi specifici di certificazione per di ridurre il rischio di diffusione di questo tipo di parassiti caratteristici di determinate zone geografiche in territorio di altri stati.

In ossequio a queste misure gli imballaggi in legno destinati ad esportazione (come pallet, casse, gabbie, bobine e pianali di carico) sono sottoposti al trattamento fitosanitario termico ad alta temperatura per eliminare gli eventuali parassiti presenti.

Proprio il trattamento termico è certificato da un marchio Fitock la cui apposizione è autorizzata da organismi ufficiali.

La Guardia di Finanza, invece, ha scoperto che la ditta di Aprilia, commercializzava il materiale ligneo apponendovi senza autorizzazione un marchio Fitock contraffatto, certificandone in tal modo l’avvenuto trattamento ad alte temperature, che in realtà non veniva mai effettuato.

I responsabili della contraffazione ottenevano in tal modo un illecito vantaggio economico sui propri competitori, in quanto il materiale, venduto come trattato, era commercializzato a prezzi al di sotto di quelli di mercato.

Durante le perquisizioni effettuate presso la sede della ditta sono state trovate sia casse di legno non ancora movimentate, che i timbri fitok illecitamente detenuti che riportavano il marchio contraffatto.

I successivi accertamenti della documentazione contabile acquisita presso la sede della ditta di Aprilia, inoltre, hanno permesso di scoprire che migliaia di imballaggi marchiati illecitamente erano già stati venduti a varie imprese operanti in tutto il territorio nazionale che, a loro volta, li avevano movimentati fuori dal territorio nazionale, sia in ambito comunitario (Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Svezia) che in ambito extra-Ue (Algeria, Argentina, Brasile, Canada, Cile, Cina, Corea, Emirati Arabi Uniti, Giappone, India, Iraq, Israele, Libano, Libia, Malesia, Marocco, Repubblica Dominicana, Russia, Stati Uniti D’america, Sud Africa, Svizzera, Tunisia, Turchia, Venezuela).

Relativamente alla movimentazione degli imballaggi fuori del territorio nazionale, è stata effettuata una segnalazione al ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali – servizio fitosanitario centrale, per bloccare il transito delle casse contraffatte, perché, in caso di diffusione di organismi nocivi per i vegetali, i danni ambientali, nonché economici (perdita di materia prima, colture, risarcimento danni, immagine commerciale, etc.) sarebbero ingenti.

Sottoposti a sequestro macchinari aziendali per un valore complessivo di circa 600.000 euro. Denunciato, inoltre, il titolare della ditta e di due collaboratori in associazione tra loro.

Melania Limongelli

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