Incontro inconcludente tra Comune e Borgate

Nessuna risposta sulla questione dei finanziamenti necessari per il risanamento

Venerdì si è svolto in aula consiliare un nuovo incontro fra il Coordinamento dei Consorzi e l’amministrazione comunale sui temi del risanamento delle borgate.

Dall’ incontro il Coordinamento dei Consorzi si attendeva risposte chiare e convincenti, invece i risultati sono del tutto inconcludenti.m A seguito delle considerazioni sui mancati interventi e i ritardi del sindaco, a cui non è seguita alcuna risposta, il coordinatore ha dato appuntamento all’amministrazione a inizio marzo.

Al centro della discussione il reperimento dei finanziamenti necessari: il sindaco ha scaricato le responsabilità dell’amministrazione sulla Regione. Necessari investimenti valutati in 50/70 milioni di euro.

Il Coordinamento è cosciente che il Comune non può farsi carico con il proprio bilancio di interventi di tali dimensioni, come ha tenuto a precisare il coordinatore dei Consorzi Roberto Donzelli. Ma, nonostante il confronto avviato con la Regione dall’estate dello scorso anno, a seguito delle ipotesi di intervento indicate dal presidente Zingaretti nell’incontro con le borgate, non è stata definita una sede per il reperimento dei finanziamenti, oltre ai quelli previsti dalla legge 6/2007. Questo è quanto replicato al Sindaco Antonio Terra e all’amministrazione tutta che ha esercitato una pressione debolissima sul tema. Fra l’altro “si è tenuto fuori il coordinamento dei consorzi dai rapporti con gli interlocutori della regione” ha precisato Donzelli.

Scarso l’impegno dell’amministrazione comunale per il reperimento autonomo di fondi. Il prestito richiesto per attuare gli interventi previsti nel piano triennale per il 2013 non è stato ancora portato all’attenzione della cassa Depositi e Prestiti. Alla base dell’ assenza di copertura economica la mancata definizione dei progetti da parte dell’assessorato ai Lavori Pubblici.

I versamenti che i cittadini delle borgate fanno nel corso dell’anno, pagando gli oneri concessori, continuano a entrare nelle casse comunali. Il Coordinamento non ne conosce l’importo e la richiesta che queste entrate siano destinate esclusivamente al risanamento delle periferie non è stata accolta. È, inoltre, insufficiente l’impegno per accelerare le pratiche per le concessioni in sanatoria, dalle quali dovrebbero entrare ancora circa 25 milioni di euro.

Per quanto riguarda i ”rimborsi” e i “ristori” che dovrebbero arrivare da alcune aziende operanti nel territorio, al Coordinamento appare insufficiente l’azione dell’amministrazione per la loro acquisizione.

Melania Limongelli

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