“È scappato dagli arresti domiciliari dopo avere ottenuto un permesso firmato dai magistrati. Aiutatemi a trovarlo e se lo vedete, chiamate i carabinieri: è un evaso”. E’ questo l’appello che ha lanciato la madre della piccola Stella Manzi, la signora Calissano, sul web.
Sua figlia perse la vita a soli 8 anni, nel tragico incidente avvenuto ad Aprilia nel Dicembre 2013. Il giovane conducente, Daniel Domnar, era alla guida senza patente, ubriaco e sotto l’effetto degli stupefacenti. Al ragazzo, colpevole della morte della piccola Stella, erano stati concessi gli arresti domiciliari. Ieri si sarebbe dovuto tenere il processo con rito ordinario ma l’imputato non si è presentato in aula. Non solo; Daniel sembrerebbe irreperibile da ben due mesi. I motivi potrebbero essere molteplici; infatti, potrebbe sia essere andato a cercare rifugio nel suo Paese d’origine e sia essersi nascosto da qualche amico.
Il senatore del PD, Claudio Moscardelli, è deciso a portare un’interrogazione parlamentare sulla fuga del pirata. Fuga della quale, la famiglia della vittima aveva già avvertito la Magistratura. Un appello che però non è stato ascoltato.
“Questa vicenda desta notevoli perplessità che a mio avviso – afferma il senatore Moscardelli – vanno approfondite. Il tema della sicurezza stradale va preso sul serio dalle Istituzioni: le ingiustizie e, come in questo caso, la beffa di una fuga, devono essere evitate“.
“La fuga dell’assassino della piccola Stella Manzi è inaccettabile”, afferma Valentina Pappacena, presidente dell’associazione Valore Donna. Questa associazione è sempre stata vicina alla famiglia della piccola vittima. per questo motivo oggi raccoglie l’appello della madre di Stella che su internet e sui social network ha diffuso la foto dell’assassino di sua figlia, con i possibili luoghi da lui frequentati.
“È inaccettabile – continua la presidente di Valore Donna – che oggi si compiano ancora certe leggerezze. La famiglia di Stella si era già opposta ai domiciliari, rivolgendosi all’epoca all’ex Ministro Annamaria Cancellieri, proprio per scongiurare il pericolo di fuga. L’omicidio stradale, di cui auspichiamo – alla luce di questi ultimi fatti – un’accelerazione dell’iter, dovrebbe essere messo sullo stesso piano di un omicidio volontario. Non si può pensare che chi si ubriaca e assume droga prima di mettersi al volante, non sia consapevole del pericolo che rappresenta per sé e per gli altri”.
Assunta Manfredino
la legge italiana un omicida e libero di andare dove vuole chi ruba una mela x fame si fa 20 anni