Grazie alle fatturazioni false e all’evasione fiscale avevano messo da parte circa 1,5 milioni di euro.
Ma da questa mattina non potranno più usufruire dei proventi delle loro attività illecite.
Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Aprilia hanno infatti portato all’identificazione di due evasori responsabili della gestione illecita di alcune aziende.
I due frodatori – si legge sulla nota ufficiale emessa dal Comando Provinciale della GdF – dovranno rispondere dei reati di emissione di fatture false, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, omesso versamento di ritenute dovute o certificate e omesso versamento di IVA.
Essi avevano posto in essere un fitto interscambio di fatture soggettivamente ed oggettivamente false, omettendo sistematicamente, peraltro, il versamento dei contributi riferiti ai dipendenti delle aziende coinvolte.
Oltre ai sette conti correnti aperti in cinque istituti di credito, ai due sono stati sequestrati anche due immobili a Roma, un terreno a Nettuno e le quote di partecipazione che vantavano in 32 società sparse tra Milano, Latina e Nettuno.
Il sistema messo in piedi permetteva alle società dei due malviventi, operanti nel settore del facchinaggio e del trasporto merci, di offrire prezzi eccessivamente più bassi rispetto alla concorrenza.
Ma ora il loro gioco è stato scoperto.
di Massimo Pacetti