Dopo le false promesse dell’ Amministrazione le periferie di Aprilia, tramite i coordinatori delle varie borgate e consorzi, manifestano la loro delusione e chiedono investimenti per il recupero igienico delle borgate, dove spesso sono assenti reti fognarie, persistono problemi nelle strade ed illuminazione fatiscente.
L’Amministrazione aveva avanzato l’idea di accendere un mutuo presso la Cassa depositi e prestiti, per anticipare i fondi stanziati a livello regionale e concludere velocemente i lavori già cominciati e gli altri necessari.
Il mutuo però non è stato acceso per mancanza di copertura finanziaria e l’ente non ha conferito ai tecnici l’incarico per la realizzazione delle opere, posticipate e inserite nel bilancio del 2014.
“L’allora facente funzioni Antonio Terra- racconta il Presidente del Coordinamento delle Borgate Roberto Donzelli- aveva proposto l’accensione del mutuo da parte dell’ente perché i finanziamenti regionali, anche su lavori già dati in appalto, sarebbero arrivati in ritardo, mentre l’ente aveva l’esigenza di concludere i lavori in tempi brevi, sia per le opere in corso sia per quelle in programma. Dimenticavo di dire che, quando le opere si presentavano come già fatte, era nel pieno della campagna elettorale per le amministrative 2013”.
“Nelle zone già interessate dai lavori per la realizzazione delle reti fognarie, le strade resteranno impraticabili perché l’intervento non può essere completato. Da anni ci battiamo per reperire finanziamenti che il comune avrebbe dovuto gestire in maniera oculata, invece, dopo 3 riunioni ci sentiamo dire che le opere per le periferie sono state spostate al bilancio previsionale 2014. Ciò significa che fino ad oggi siamo stati presi in giro”.
“Paghiamo le tasse- conclude il coordinatore dei Consorzi – ma siamo costretti a vivere con servizi da terzo mondo. L’amministrazione ha dimostrato scarsa attenzione ai problemi delle periferie. L’Assessore ai Lavori pubblici Fioratti Spallacci aveva parlato di accordi per avere gli allacci del gas a prezzi agevolati dove erano già in atto gli scavi per realizzare fognature, ma ora scopriamo che si trattava solo di incontri preliminari. Il ristoro della Rida, che doveva servire per lavori di riqualificazione delle periferie, partendo dalla più vicina all’azienda, non possono essere usati per nessuno scopo. Infine, la variante di recupero ormai è attuativa, ma non si parla ancora di un programma concreto con dei progetti per le aree interessate. O l’amministrazione dimostra di voler ascoltare le nostre richieste, oppure apriremo le ostilità”.
La battaglia è quindi iniziata e le periferie sono pronte a scendere in piazza e manifestare affinché le promesse si trasformino in fatti.
Melania Limongelli