L’Italia non ha mai smesso di tremare dallo scorso 24 agosto.
A dirlo è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che monitora l’attività sismica nel nostro Paese.
Sono state quasi 50 mila le scosse registrate dall’INGV dopo il sisma che ha sconvolto Amatrice e l’Italia Centrale tutta.
Nell’ultimo week-end sono state segnalate altre 7 scosse, tutte comprese tra i 3 ed i 4 gradi di magnitudo.
Gli epicentri sono stati tutti localizzati tra L’Aquila e Rieti, zone che dalla scorsa estate abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene.
Non è ancora possibile sapere quando questo fenomeno si arresterà.
Anche perché l’INGV parla di almeno 400 scosse giornaliere al di sotto della magnitudo 3.
E soprattutto quando si potrà iniziare a ricostruire, visto che anche il maltempo si è messo di mezzo.
Le zone colpite sono poi sempre le stesse, dunque la stima dei tempi non è neanche così facile.
L’unica cosa certa è che la faglia apertasi lo scorso 24 agosto sta continuando a far tremare il nostro Paese.
Si può solo sperare che tutto finisca nel più breve tempo possibile.
di Anna Catalano