Il Comando Provinciale di Roma della Guardia di Finanza ha provveduto ieri al sequestro dei beni di un imprenditore romano condannato in primo grado per usura ed estorsione.
Si tratta di Gavino Marongiu (detto Paolo), 71enne riconosciuto come dedito
“all’affarismo illecito più sfrenato”
secondo quanto scritto nel provvedimento eseguito questa mattina dalle Fiamme Gialle.
Le indagini della Guardia di Finanza, condotta anche tramite intercettazioni, ha portato a galla il metodo cruento utilizzato dal Marongiu per rientrare delle somme prestate.
Per “convincere” i propri debitori, l’imprenditore non esitava a minacciarli di “bucare gli occhi” e “tagliare la testa”, mostrando al contempo un seghetto.
Oltre agli esosissimi tassi di interesse applicati ai prestiti elargiti (arrivati anche al 255% annuo), anche queste minacce hanno portato alcune delle vittime dell’usuraio a lasciare il Paese.
Il sequestro dei beni del Marongiu ha coinvolto contanti, conti correnti, titoli e polizze assicurative.
Inoltre, tra i beni finiti nelle casse dello Stato ci sono anche circa 100 tra orologi, diamanti e preziosi, una Ferrari modello Scaglietti e due moto, tra cui una Harley Davidson.
di Massimo Pacetti