Ammontano a circa 5 milioni di euro i beni sequestrati al pluripregiudicato Claudio Cannavò dal 2015 ad oggi.
La Guardia di Finanza di Roma sta procedendo anche questa mattina nei confronti dello stesso Cannavò, su disposizione della Corte d’Appello.
Era infatti emerso dalle indagini come il soggetto in questione avesse tentato di occultare il reale ammontare dei propri beni intestandoli a familiari.
Un primo sequestro era stato portato a termine il 13 febbraio 2015.
Si trattava nello specifico di 17 unità immobiliari e sei autovetture, per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro.
Proprio in quell’occasione furono individuati ulteriori beni per circa 1,2 milioni di euro.
Tra questi un B&B nella centralissima via Rosmini (traversa di via Cavour), una società operativa nel settore delle sale giochi ed un ulteriore autoveicolo.
Il tutto fu posto sotto sequestro il 26 febbraio 2015.
Poco tempo dopo, i Finanzieri individuavano e sottoponevano a sequestro disponibilità finanziarie per oltre 500 mila euro.
Claudio Cannavò era noto alle Forze di Polizia sin dal 1990 per reati di vario genere.
Dall’associazione per delinquere al riciclaggio, dal porto abusivo di armi alla rapina, dalle lesioni personali all’usura aggravata.
Vantava anche rapporti con pregiudicati mafiosi calabresi.
Da segnalare, inoltre, come anche la Corte di Appello abbia riconosciuto l’incauto comportamento di un istituto di credito.
La moglie di Cannavò, infatti, è stata scoperta essere intestataria di un mutuo, per essendo una casalinga priva di redditi.
L’autorità giudiziaria ha disposto la cancellazione dell’ipoteca sugli immobili posta a garanzia del mutuo stesso.
di Massimo Pacetti