Sgominata banda criminale per investimenti illeciti

Fondi provenienti dal commercio di droga nei Castelli Romani

 

E’ di questa mattina la notizia relativa al sequestro di ben 20 società di persone e capitali, con sedi a Roma e nelle provincie di Roma e Latina, 7 unità immobiliari, 12 autoveicoli, 3 motoveicoli e numerosi rapporti bancari/postali/assicurativi/azioni, per un valore complessivo di stima dei beni pari a € 42.600.000,00, operato dai militari del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma.
I responsabili individuati sono Anderlucci Sergio, Fiorucci Tiziana e Pepe Mario, già precedentemente segnalati all’Autorità Giudiziaria di Velletri per traffico e commercio di stupefacenti.
Il blitz dei militari è solo la conclusione di complesse indagini patrimoniali avviate nel corso del 2013 e condotte dal Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Velletri Dott. Francesco Prete e del Sost. Proc. Dott. Giovanni Taglialatela riguardo la fondazione di una serie di società operanti in svariati settori economici aventi sede per lo più presso il Comune di Albano Laziale (RM) e che avrebbero attinto a risorse finanziarie provenienti da attività criminali quali traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

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Gli accertamenti patrimoniali hanno permesso di ricostruire la fitta rete degli interessi commerciali dei proposti e l’entità degli investimenti effettuati, localizzati nell’area dei Castelli Romani, tra Albano Laziale (RM) e Genzano di Roma (RM). Per svolgere le proprie attività, i responsabili pare non esitassero a ricorrere anche a ‘prestanome’, facenti parte dei rispettivi nuclei familiari. Dopo ben 122 accertamenti economico-patrimoniali sui redditi delle famiglie Anderlucci, Fiorucci e Pepe si è riscontrato una profonda incongruenza tra un ingente patrimonio e i modesti profili reddituali emergenti dalle dichiarazioni dei redditi. E’ emersa inoltre l’esistenza di chiari indici di “pericolosità fiscale”, connessi alla vorticosa apertura e chiusura di realtà societarie nell’arco di soli tre anni, oltre all’indicazione in contabilità di acquisto/vendita di beni e/o prestazioni di servizi per svariati milioni di euro, con conseguente successiva messa in liquidazione delle medesime realtà societarie, così sottraendosi al controllo degli organi preposti.

E’ stata inoltre effettuata la notifica dell’avviso della conclusione delle indagini preliminare nei confronti di 21 soggetti individuati in relazione alle fattispecie di spaccio e traffico di sostanze stupefacenti.

 

Sofia Boni

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