Il Sindacato di Polizia Ugl LeS nei giorni scorsi, con un appello diretto all’amministrazione comunale di Latina, ha chiesto rispetto per la tragica scomparsa dei due poliziotti della Questura di Latina, annullando i previsti festeggiamenti del 31 dicembre in Piazza del Popolo.
Sarebbe stato un segno di rispetto nei confronti di due servitori dello stato che si sono tolti la vita nello scorso mese di dicembre, le esequie di uno dei quali, l’Ispettore di Polizia si sono svolte appena qualche giorno prima, cioè il 28 dicembre e l’estrema prossimità temporale all’ultimo dell’anno ha motivato la richiesta da parte del Segretario Provinciale Clara Lucchesi.
Ne parliamo con Elvio Vulcano, Coordinatore Nazionale e responsabile delle comunicazioni del sindacato.
D: cosa vi aspettavate dal comune di Latina, con la vostra richiesta di annullamento dei festeggiamenti di San Silvestro?
R.: “Ritenevamo legittimo attenderci dalla giunta comunale, un pur piccolo segno di vicinanza al dolore dei familiari e dei colleghi di questi due servitori dello Stato, famiglie di Latina conosciute e stimate dalla comunità cittadina, magari una parola di cordoglio rivolta ai famigliari ed al Corpo della Polizia di Stato, che entrambi i colleghi avevano servito con onore sino all’ultimo istante della loro vita, invece siamo restati delusi perché il comune di Latina non ha sentito la necessità di dire neppure una parola sui due tragici fatti, mostrando quella che riteniamo essere stata una insensibilità enorme”.
D: Però la cittadinanza ha risposto al vostro appello di boicottare la piazza!
R: “Infatti, la cittadinanza ha risposto in maniera eccezionale al nostro appello, lasciando la Piazza quasi del tutto vuota. Di questo ne siamo orgogliosi, perché noi, come poliziotti, per i cittadini di Latina e per quelli di ogni altro luogo siamo sempre presenti e nella notte di capodanno abbiamo potuto vedere che anche i cittadini ci sono per i poliziotti. A loro rivolgiamo un grazie di cuore, un grazie rivolto a tutti coloro che, non partecipando ai festeggiamenti, hanno voluto dare un segnale concreto di rispetto per il nostro dolore. Ci siamo appellati direttamente ai cittadini, perché conosciamo la sensibilità e l’unione di questa comunità nei confronti delle Forze di Polizia ed i cittadini hanno risposto come ci aspettavamo”.
D: Si è appresa qualche altra notizia in merito alle cause che hanno portato questi due poliziotti a togliersi la vita?
R: “Adesso le risposte deve darle la magistratura. Noi rimaniamo dell’idea che lo stress lavoro correlato è stata una possibile causa scatenante di un gesto così estremo. Quantomeno abbiamo motivo di ipotizzarlo nel caso della decisione dell’agente, in quanto si lamentava del servizio e dei turni che era costretto a rispettare. Questa lamentela era stata espressa anche ai propri familiari poche ore prima dell’insano gesto. Per quanto riguarda l’Ispettore, gestiva un ufficio particolare con molte responsabilità. Ovviamente il carico di lavoro e le responsabilità incidono notevolmente sulla vita dei poliziotti fino al punto di diventare unico e solo scopo della propria vita! Per noi è difficile staccare la spina e rilassarsi mentalmente, un poliziotto lo è sempre anche fuori servizio, quando è in ferie etc.”
D: Ma come mai l’Ispettore si trovava nella Questura ed era armato, nonostante sembra che fosse in convalescenza? Sappiamo che nell’arma dei carabinieri, per esempio, l’armamento individuale viene ritirato in caso di convalescenza.
R: L’Amministrazione dovrebbe emanare precise direttive in merito e non scaricare sul singolo operatore la responsabilità della gestione dell’arma. Il sistema adottato dall’arma dei Carabinieri dovrebbe essere adottato anche nella Polizia perché, al momento, l’arma viene ritirata solo per patologie che rientrano nella sfera psicologica e neurologica.
“In conclusione”, conclude Vulcano, “mi auguro che la magistratura possa darci una risposta celere, nell’interesse dei famigliari, dei colleghi dei due poliziotti e dello stesso Corpo della Polizia di Stato, sia per una questione di giustizia ma soprattutto per evitare che possano accadere che altri casi possano sfociare in gesti simili e mi sia consentito un sentito ringraziamento a tutti i cittadini di Latina per la vicinanza che ci hanno dimostrato”.