L’asta per la vendita del Teatro Europa, che avrebbe dovuto svolgersi nella giornata di ieri, è stata bloccata dal giudice. Nuovo colpo di scena quindi per il caso di Corso Giovanni XXXIII ad Aprilia.
I motivi dello stop da parte del giudice potrebbero essere riconducibili alla lunga vicenda legata al fallimento della società, affidata successivamente ad un curatore fallimentare.
L’Amministrazione nel dicembre 2013 emise un’ordinanza di chiusura del teatro per inagibilità della struttura, la quale inoltre era sprovvista di autorizzazioni e di impianto antincendio. Le attività teatrali ripresero, ma a maggio furono di nuovo interrotte dal Comune, per la mancanza di documentazione che attestasse la sicurezza del locale. Dopo mesi di attesa, il teatro va all’asta per un importo base di 840 mila euro e la stessa doveva svolgersi proprio ieri presso lo studio notarile di Giuseppe Celeste a Latina.
Fin qui, a parte le polemiche sulla chiusura dell’unico luogo di cultura che Aprilia possedeva, nulla di strano. Il capitolo successivo di questa vicenda invece lascia tutti di sasso: il giudice ha deciso la sospensione della procedura d’asta per effettuare verifiche su un presunto caso di anatocismo ed usura rivolto alle banche creditrici, ipotesi avanzata dal curatore fallimentare. Quindi per accertamenti e valutazioni del caso il giudice ha interrotto l’asta. Ma in questo frangente sembra che alcune società abbiano già avanzato la richiesta per prendere in gestione il teatro.
Melania Orazi