Fermato un traffico internazionale di falsificazione, riciclaggio e furto di auto di lusso. Un giro di affari di 4 milioni di euro quello che questa mattina ha visto la sua conclusione con 18 misure cautelari ( 13 persone in carcere e 5 persone sottoposte agli arresti domiciliari) nelle province di Roma, Latina e Salerno. Un giro illegale di circa 200 veicoli di lusso di cui solo 32 sono state recuperate.
Le indagini. Le indagini sono scattate nel 2010 presso la Stazione dei Carabinieri di Sermoneta che, insospettiti da una “sospetta” denuncia di un veicolo, hanno dato il via a una serie di attività di investigazione che ha visto la sua conclusione con la Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Aprilia che ha accertato l’operatività tra le provincie di Roma e Latina di un sodalizio dedito all’indebita esportazione verso il Nord Africa di veicoli di prestigio di provenienza illecita.
Modus operandi.I canali di approvvigionamento dei veicoli sono risultati essere due. Nel primo i legittimi proprietari di veicoli assicurati denunciavano il furto una volta che le vetture fossero arrivate in Africa, in modo tale da ricevere il ricavato sia dalla vendita illecita e sia dalle campagne assicurative. Il secondo invece provedeva il furto di veicoli dalla Capitale. Questi in seguito venivano clonati tramite la riproduzione del telaio, di targhe contraffatte e di documentazione falsificata.
In viaggio verso l’Africa. Le tratte individuate per il trasporto dei veicoli risultavano essere l’imbarco presso il porto di Civitavecchia e il porto di Livorno. Le vetture si fermavano a Barcellona e da lì proseguivano il viaggio fino in Africo. Molto spesso il trasporto fino a Barcellona avveniva anche via terra.
Recuperate 32 vetture. Sono stati recuperati complessivamente 32 autoveicoli di pregio ( Range Rover Sport HSE, BMW X5 e X6, Mercedes Classe E, Toyota Rav4, Infiniti FX37, etc.), alcuni delle quali già sottoposte a clonazione ed in fase di trasferimento (tra cui una vettura sottrattaall’ex calciatore della S.S. Lazio Mauro Zarate) verso il nord Africa ed altre da poco rubate e ancora non ancora clonate.
di Assunta Manfredino