Al via il processo per l’incidente di Padova che costò la vita a cinque persone di Aprilia.
Accusato di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose gravissime, guida sotto l’effetto di stupefacenti e imprudenza alla guida il 40enne Lorenzo Ottaviani che era alla guida del pullman che il 5 maggio del 2012 uscì di strada sulla A13.
Dodici le parti offese che si sono costituite parte civile nel processo.
Per il risarcimento dei familiari è stata indicata, oltre alla ditta Ottaviani, anche la Unipol, l’assicurazione del pullman incidentato. La difesa è rappresentata dall’avvocato Luigi De Rasis: quest’ultimo ha intenzione di contestare le conclusioni dell’accusa sostenendo che l’incidente sarebbe avvenuto per le cattive condizioni dell’asfalto.
Quest’ultimo sarebbe stato rifatto subito dopo l’incidente
nonostante il sequestro dell’area disposto dalla polizia stradale.
La prossima udienza è in programma per il 20 giugno.
Il pullman uscì di strada sulla bretella che collega la A13 alla A4, a Ponte San Nicolò. A bordo ventidue persone di Aprilia dirette al raduno degli ex carabinieri.
Nell’incidente persero la vita il presidente dell’Anc di Aprilia, Roberto Arioli di 57 anni, Gianfranco Gruosso di 42, Settimio Iaconianni di 75 anni, e due donne, Maria Ivana Aronica di 57 anni e Maria Domenica Colella di 64.
Il difensore vuole citare la società Autostrade e il Comune di Ponte San Nicolò, luogo dell’incidente. Causa dello sbandamento fatale per lui l’asfalto che avrebbe provocato l’ uscita di strada del pullman.
Melania Limongelli