È finita in manette ieri, grazie all’intervento della Guardia di Finanza, una famiglia romana colpevole di usura, truffa ai danni dell’INPS e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Dalle indagini delle Fiamme Gialle di Frascati e Velletri è emerso il coinvolgimento di un uomo di 71 anni, del figlio 49enne e della nuora di 46 anni in attività illecite particolarmente lucrative.
Anzitutto, i tre gestivano un giro di usura che applicava tassi da capogiro: si superava anche il 223% annuo.
Grazie alla complicità di altre 6 persone, i tre prestavano soldi a persone bisognose, salvo poi stringere il nodo fin quasi a soffocare le proprie vittime.
Il capostipite della famiglia, inoltre, risultava anche invalido totale nei registri dell’INPS, per patologie fisiche e psichiche.
Le indagini della Guardia di Finanza, invece, hanno messo in luce l’estrema lucidità dell’uomo, che era anche perfettamente in grado di guidare la sua auto.
Il figlio si è mostrato degno di cotanto padre.
Da alcune intercettazioni, infatti, è emerso il suo coinvolgimento in un finto matrimonio che doveva servire per far rimanere in Italia un immigrato 33enne.
Alla promessa sposa venivano forniti dettagli e particolari su come rispondere alle domande degli investigatori chiamati ad accertare la veridicità delle nozze.
I tre dovranno ora rispondere di associazione per delinquere finalizzata all’usura ed all’esercizio abusivo dell’attività finanziaria, truffa e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
di Massimo Pacetti