Questa mattina, presso l’Aula Conferenze del Liceo Meucci di Aprilia, ha preso luogo il primo appuntamento del progetto AgriCulture, dal titolo “Contaminazione umana ed impatto sanitario nella terra dei fuochi“.
Moderatrice dell’incontro, nonché direttrice del corso, la professoressa Sonia Modica che con queste parole ha voluto sottolineare il livello di attualità del progetto:
“Turbogas, termovalorizzatore, impianti a biomasse e biogas, adesso il rischio della realizzazione di una nuova discarica ad Aprilia. Dobbiamo un po’ riflettere perché in realtà la “Terra dei Fuochi” probabilmente è già qui”.
Ospite dell’incontro il Dottor Gennaro Esposito, Presidente della federazione AssoCampaniafelix, che apre il suo intervento con un filmato da brividi; le immagini che scorrono mostrano quanto il problema ambientale nella Regione Campania sia diventato macroscopico: dalle distese di sacchetti dell’immondizia gettati ai margini delle strade agli ortaggi contenenti alti livelli di diossina.
Nel corso della conferenza sono state illustrate in toto le problematiche relative alle criticità ambientali e al conseguente allarme sanitario in Campania, nello specifico in quella zona definita un tempo “Campania felix” (nel ‘700 era indicata come la più fertile dell’intera penisola e di tutta Europa) e oggi chiamata con il triste nome di “terra dei fuochi”.
Connesso alla “terra dei fuochi” il “Triangolo della morte”, l’area compresa tra i comuni di Acerra, Nola e Marigliano, divenuta famosa per il forte aumento della mortalità per cancro della popolazione locale, principalmente dovuto allo smaltimento illegale di rifiuti tossici da parte della camorra. Come è possibile tutto questo?
di Jacopo Cascone