Trascorso un anno dall’installazione dell’opera ideata da Woody, “Nella notte buia danzano”, i curatori del progetto “Datti spazio. Azioni per un museo collettivo” si confrontano per riflettere su alcune delle questioni messe in campo dall’opera e dall’esperienza del progetto da cui nasce. Il laboratorio eco-creativo è stato ideato da Federica Calandro e Maura Favero. Ha usato materiale di riciclo per la realizzazione di un’opera a cura dell’artista locale Riccardo Ridolfi, in arte Woody.
L’opera “Nella notte buia danza” rappresenta una città distrutta, sulla quale la popolazione si eleva , dando inizio ad una danza, metafora del desiderio di liberazione dall’orrore. E’ immaginata come un inno alla vita, all’amore per la propria città, oltre che un invito al movimento di energie collettive, positive e costruttive. Realizzata secondo la tecnica dell’assemblaggio caratteristica dell’artista, utilizza anche oggetti quotidiani scartati perché non più utili, recuperati in una veste artistica inedita.
L’ importanza dell’opera risiede nella sua capacità di imporci delle riflessioni, anzitutto sull’uso e il riuso della materia, che assume una nuova dimensione e una seconda utilità. Il progetto induce inoltre a riflettere sulle nostre radici culturali di Aprilia, stimolando ad individuare spazi espositivi idonei.
Giovedì 15 maggio alle ore 17.00 in via Veneto, si terrà il convegno “Nella notte buia danzano: produrre immaginazione“. Al centro del dibattito la possibilità di produrre immaginazione movimento, capace di creare altri immaginari, diversi da quelle che conosciamo, a partire dalla realtà.
Interverranno il dirigente scolastico Maria Nostro, la curatrice Federica Calandro, Valentina Fiore e Chiara Ciucci Giuliani di Sguardo contemporaneo, Marco Trulli, curatore progetti di arte pubblica, Rosa Emilia Giancola, Consigliere Regionale, Pierluigi Regoli, segreteria dell’assessorato alla Cultura Regione Lazio, Francesca Barbaliscia, Assessore alla Cultura di Aprilia ed il Sindaco di Aprilia Antonio Terra.
La possibilità e le condizioni per immaginare sono i presupposti per avviare azioni e processi di cambiamento e fantasticare su ciò che che ancora non esiste. Si indagherà la relazione tra pratiche artistiche contemporanee, spazi dell’azione culturale e ruolo del museo, insieme ad artisti, curatori, educatori, storici, associazioni culturali e amministratori.
Gli stimoli prodotti dal progetto Datti spazio, saranno i punti di partenza di un confronto sulle possibili progettualità culturali avviate, o a cui dare il via, su un territorio complesso come quello di Aprilia, con la possibilità di approfondire la conoscenza die altre realtà curatoriali che realizzano progetti affini in città e territori diversi.
Il progetto Datti spazio prevede la realizzazione di operazioni artistiche tese alla riqualificazione di spazi cittadini, individuati in zone dismesse o carenti di attività culturali.
Le opere d’arte, connettori dell’interazione con gli abitanti e gli artisti, provano a creare una nuova visione cittadina, inedito amalgama della città vecchia, di quella nuova e di sconosciute zone di creatività.
Melania Limongelli