Si è concluso con le premiazioni di giovedì scorso il Concorso di Scrittura Creativa “Diario di Viaggio. Blogger per un giorno”.
Iniziamo oggi a proporvi i testi ritenuti più meritevoli e che, perciò, hanno vinto nelle varie categorie.
Partendo da Christian Dezzi, con il suo elaborato “Figli dello stesso Cielo”:
“Sono un bambino di 11 anni.
Il mio primo viaggio l’ho fatto quando avevo 6 anni verso una destinazione per me davvero speciale: l’Italia, dove ho conosciuto i miei genitori.
Sono stati proprio loro a trasmettermi il desiderio, la curiosità di scoprire posti e persone nuove.
Ho viaggiato molto, viaggi brevi e lunghi, in posti vicini e lontani, visitando metropoli e borghi, scoprendo montagne e colline, pianure e deserti.
È stato fantastico scoprire che le stelle che guardo la sera, prima di addormentarmi, sono le stesse che guardavo e che ancora guardano i bambini che sono rimasti ad aspettare, e che oltre quel portone dell’Istituto c’è un altro mondo fatto di cose e persone diverse.
Ogni volta che viaggio, provo sensazioni ed emozioni incredibili; ricordo che non è stato facile gestire la grande gioia che ho provato nel trovarmi a bordo dell’elicottero che sorvolava il Grand Canyon.
Oppure a Las Vegas, nel vedere l’acqua ballare a ritmo di musica nelle fontane del Bellagio.
Così come quando ho visto la forza e la grandezza delle cascate di Iguazù.
A Dubai ho capito che con i soldi e la tecnologia si può fare tanto, come per esempio la fantastica pista da sci nel deserto, i maestosi grattacieli, gli alberghi lussuosi e la torre altissima del Bury Khalifa.
Come non stupirsi ammirando il ponte di San Francisco o le risaie di Bali o il fantastico mondo di Hollywood a Los Angeles!
Cosa posso dire delle bellissime spiagge sulle quali ho passeggiato, giocato con i bambini del posto senza notare la differenza di lingua: esiste un linguaggio universale, fatto di gesti e di sguardi, nessuno può metterlo in dubbio!
Mari e oceani, silenziosi e quieti, profondi ed arrabbiati con e senza squali, con e senza barriere coralline, tutti indimenticabili ed unici, ma che hanno come denominatore comune il bisogno di essere rispettati dall’uomo senza violarli e derubarli delle proprie bellezze.
Diverso ed emozionante è stato vedere gli animali nel Bioparco, con gli occhi tristi in spazi limitati, rispetto alla libertà degli animali che ho ammirato durante il mio Safari al Kruger in Sud Africa.
Come dimenticare la scena del leopardo sull’albero che stava banchettando con il suo impala morto!
Mamme di elefantini che pur di difenderli minacciavano di attaccarci per non farci avvicinare, aprendo le orecchie e barrendo… che emozione!
Leoni, giraffe, zebre, ippopotami, rinoceronti, leopardi, ghepardi, coccodrilli, iene, tutti liberi e felici nel loro mondo!
Le nostre destinazioni di viaggio non sono state solo estere ma anche nell’Italia dalle mille meraviglie: ricca di storia, di cultura, di natura.
Dalla Liguria all’Emilia Romagna, dal Lazio passando per la Toscana fino all’Umbria, dalla Campania alla Puglia dove tradizioni e cultura si mescolano fino a fondersi, dove, a volte, l’opera malvagia dell’uomo ha ferito la natura e le persone, dove di contro l’ha esaltata.
Durante il mio ultimo viaggio in Sud Africa, sulle orme di Nelson Mandela, mi sono soffermato più volte a pensare come sia stato possibile offendere così tanto un popolo, schiavizzarlo ed umiliarlo al punto che ancora oggi fa fatica a risollevarsi ed a riscattarsi.
Entrare in contatto con persone di cultura diversa dalla nostra è un momento di grande emozione e crescita per me.
Tutti hanno qualcosa da donare, da trasmettere: il povero delle favelas di Rio de Janeiro, gli abitanti delle baraccopoli fuori dalle grandi città come Johannesburg, i bambini con i pancioni gonfi per la malnutrizione che non negano mai un sorriso a chi si trova, anche solo per un momento, a vivere la loro realtà.
Da nord a sud, da oriente ad occidente, non alziamo barriere all’integrazione, non sentiamoci superiori a nessuno.
Viaggiare apre la mente, allarga gli orizzonti, non porta a giudicare, ma insegna, come dice la maestra, a vivere cogliendo l’attimo!”