“Adora l’amore, Marcus. Fanne la tua conquista più bella, la tua sola ambizione. Dopo gli uomini, ci saranno altri uomini. Dopo i libri, ci sono altri libri. Dopo la gloria ci sono altre glorie. Dopo il denaro, c’è ancora denaro. Ma dopo l’amore Marcus… Dopo l’amore, c’è solo il sale delle lacrime”.
“La verità sul caso Harry Quebert” di Dicker Joël
Amate scrivere? O siete appassionati di gialli? Adorate quei libri che vi tengono con il fiato sospeso? Allora “La verità sul caso Harry Quebert” di Dicker è il libro che fa per voi.
Il protagonista, Marcus Goldman, è un giovanissimo scrittore che al suo primo libro riscuote un grande successo. Ma nell’iniziare il secondo libro si ritrova ad affrontare l’incubo del mestiere: il blocco dello scrittore. La pagina bianca, l’editore, l’agente letterario e persino i legali incombono minacciosi su di lui, quindi il protagonista cerca rifugio nel tranquillo paesino di Aurora, dove vive il suo insegnante di lettere e mentore Harry Quebert.
Harry Quebert è uno scrittore rinomato, il suo primo romanzo, “Le origini del Male“, ha avuto talmente tanto successo da permettergli di costruirci sopra una brillante carriera.
Qui, viene a conoscenza di un segreto: Harry, anni prima, aveva avuto una relazione con Nola, una ragazza di soli 15 anni (in quel periodo Harry, invece, ne aveva 30) misteriosamente scomparsa.
Marcus non riesce a risolvere l’incubo della pagina bianca e triste torna a New York, pronto a perdere tutto. Una telefonata cambia tutto però. Harry è accusato di aver ucciso la giovane Nola e Marcus si troverà immerso in un’indagine per provare l’innocenza dell’amico e a scrivere un buon libro in brevissimo tempo.
Ci ritroviamo così a fare un tuffo nel passato per conoscere non solo gli abitanti di Aurora ma anche la piccola Nola in un susseguirsi di colpi di scena mai scontati, banali o forzati.
Un libro davvero ben costruito. Unica nota negativa “i consigli da scrittore” con il quale Dicker ha condito il suo libro. Ogni inizio capitolo si apre, infatti, con un consiglio di Harry sulla scrittura al giovane Marcus. Un’idea davvero brillante e originale se non fosse per un unico particolare: i consigli sono pieni di retorica inutile e noiosa sulla vita, l’amore e la boxe.
Buona lettura!
Il libro è avvincente