Non è mai troppo tardi per impugnare un pennello.

La pittrice Gianna Formato ha scoperto il proprio talento solo in tarda età. Ad oggi espone in Via Margutta.

Quando si fa la conoscenza di Gianna Formato, la prima impressione è quella di avere davanti una bottiglia di spumante, o una coca cola che agitata troppo e rimosso il tappo fa uscire di getto tutta la schiuma. Perché la signora Gianna a settant’anni compiuti, ha capito che a rimanere troppo in gabbia,rinchiuse in una bottiglia di vetro per anni, si finisce per esplodere e non vi è tappo che regga l’ondata di creatività ed entusiasmo che ad oggi l’ha resa una delle pittrici più interessanti del panorama nostrano.
La sua formazione artistica, iniziata circa quindici anni fa presso la scuola “Arte Mediterranea” di Aprilia, le ha permesso di canalizzare le proprie emozioni e di dare un contorno e un colore ai sogni, alle speranze, alle delusioni, all’amore e al dolore che una donna, madre e amante sperimenta nel corso della propria intensa vita.
La vitalità e il desiderio di realizzazione personale che Gianna ha riscoperto solo con l’avanzare degli anni, non le ha di certo impedito di ricevere approvazioni dalla critica locale -e non solo.
Difatti, dall’11 al 14 novembre 2013, i dipinti firmati Gianna Formato, sono stati esposti nella celebre Via degli Artisti, meglio nota come Via Margutta, traversa di Via del Babbuino, nel pieno centro storico della Capitale. Un’occasione unica che ha permesso all’artista di ricevere visibilità da appassionati di tutto il mondo.gianna formato

I soggetti della mostra sono diversi tra loro: volti, nudi, paesaggi, nature morte: “Dipingo semplicemente ciò che mi colpisce”, commenta l’autrice. Il filo conduttore tra tutte le creazioni è però uno solo: il colore: un colore intenso, acceso e passionale. La signora Gianna è infatti una donna estremamente passionale. L’altro suo veicolo d’espressione sono infatti le poesie, che prediligono tematiche d’amore, anche se non si limitano solo a questo.

In occasione della celebrazione dello scorso anniversario della morte di Garibaldi in località Carano, la signora Gianna ha sentito la necessità di dare il proprio contributo, recitando una poesia dedicata all’Italia e all’importanza di non trascurare il patrimonio ambientale e culturale del nostro Paese.
Perché se è vero che il collante d’una società è la sua identità culturale, allora bisogna dar risalto a chi investe tempo ed entusiasmo in iniziative volte a portare in alto la bandiera dell’arte italiana.
In questo senso, la signora Gianna è uno splendido esempio di come si possa scoprire il proprio talento e metterlo a servizio degli altri a qualsiasi età. “La mia arte ha un solo scopo -afferma la Formato- far capire a tutti che non è mai troppo tardi”.

Sofia Boni

 

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