Domenica 27 maggio, alle ore 10.30 presso la Sala espositiva della biblioteca comunale “Giacomo Manzù” di Aprilia, gremita di persone provenienti da tutte le parti d’Italia, si è tenuta la cerimonia di premiazione della terza edizione del Premio nazionale di poesia intitolato a Masio Lauretti, medico chirurgo apriliano scomparso prematuramente. Alla cerimonia era presente anche l’Assessore alla Pubblica Istruzione di Aprilia, Francesca Barbaliscia.
Il sogno della Storia
Quegli occhi, un attimo prima fiammeggianti di coraggio,
l’attimo dopo spenti per sempre
tra le fatali trappole chiamate trincee,
sognavano un futuro come il nostro.
Quelle esili braccia che un tempo stingevano
il proprio piccolo dono del cielo, tolto loro
con la fredda prepotenza di chi ha già perso tutto,
immaginavano una vita come la nostra.
Le fantasie delle menti nascoste in bui angoli
di polverose stanze per la propria meravigliosa diversità,
parlavano di noi.
Allora perché usare le nostre fatali armi
per dissolvere in noi il ricordo di tutto ciò,
e per cancellare il loro bel sogno dalla nostra realtà?
Il primo Premio delle Scuole Superiori è stato vinto da una studentessa del Liceo Carlo Livi di Prato: Chiara Nuti, con la poesia Soldatini senza ali.
Tra gli ospiti della cerimonia vi era il Presidente dell’Ordine dei Medici di Latina.
Il Premio Nazionale di Poesia “Masio Lauretti”, alla sua Terza Edizione, è gratuito e si rivolge agli studenti delle Scuole Medie e Superiori di tutta Italia. Ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Aprilia ed è sostenuto da Sponsor e collaboratori del nostro territorio, tra cui la Famiglia Lauretti, del medico apriliano di cui porta il nome. Ringrazio quindi il Centro EMDR Terapia Roma, La Pellicano libri di Dante Costa, Marcello Costa, Superbook. It, Audiokit di Mauro Zeppilli e Sabina Battistuzzi, Ale &o di Alessia Patacca, TLook di Anna Maria CampoLa Profumeria della Famiglia Prioli Le Delizie del Fornaio di Amalia De Lucia, Dina Tozzi, Paola Gazzi e Maria Teresa Di Lelio.
Trecento ragazze e ragazzi hanno inviato le poesie, circa ottocento, da ogni parte d’Italia. Da Latina a Belluno, da Treviso, a Trieste, da Reggio Calabria a Reggio Emilia, da Lecce a Bari, da Caserta a Cagliari, da Padova a Prato, daTeramo a Forlì, daVerona ad Alessandria, da Roma a Barletta, perciò
“…posso dire – racconta il Presidente – con certezza che l’idea di raggiungerli in ogni piccola parte del nostro paese, portando alla luce i loro intimi pensieri, ha trovato la sua piena realizzazione, dato che la risposta all’invito ha superato ogni aspettativa. Convinta che la poesia sia parte integrante dell’essere umano, vorrei trovasse spazi sempre più rilevanti tra le nuove generazioni.”
La poesia vive ed è amata dai giovani ed abbiamo potuto constatare che il livello qualitativo della loro scrittura è veramente alto. Nei componimenti poetici c’è molta vitalità e voglia di cambiamento. Il poeta vede lontano e i giovani “poeti” allungano lo sguardo, andando oltre ciò che si vede. Questo serve anche a noi adulti per capire dove stiamo sbagliando, ravvederci e ricominciare a sostenerli, imparando, oltre che a trasmettere le nostre conoscenze, ad esprimere quelle emozioni che a volte nascondiamo e a manifestare i sentimenti che proviamo. I giovani lo sanno fare bene. Dovremmo avere ben presente, come afferma il letterato e pedagogista Bruno Rossi, che “Fare poesia è attingere alla sorgente dell’autocoscienza e farsi soggettività critica e creatrice, di fronte all’imperante standardizzazione della società Tecnocratica”.
Nelle centinaia di poesie inviate dai ragazzi emerge un’ottima capacità nell’uso della parola il cui senso viene afferrato nel silenzio e nell’ascolto di ciò che avviene a livello interiore e in empatia con gli altri. Si nota anche un positiva capacità inventiva individuale che, attingendo nell’autocoscienza, diventa soggettività critica e creatrice. La loro produzione ricca di diverse tematiche, dalla natura agli affetti, dai ricordi ai desideri, dai momenti di tristezza a quelli di solitudine, dalla guerra alla schiavitù, dai migranti alle ingiustizie sociali, evidenzia una sorta di intelligenza non razionale, che riesce ad entrare nel mistero delle cose tramite una ripercussione soggettiva fino alla scoperta della propria autenticità e in rapporto con la società.
Un ringraziamento speciale va alle scuole e ai docenti che lavorano con grande dedizione per la diffusione della lettura e scrittura poetica, trasmettendone il senso e il valore.
Dopo un’accurata lettura e selezione effettuata da una Giuria di qualità che ha l’onore di avere al suo interno un grande poeta di fama internazionale, Beppe Costa, saranno premiati Centosette Studenti tra Vincitori, Menzioni d’Onore, Menzioni di Merito e Selezionati.
Le poesie vincitrici sono state raccolte in un’Antologia edita dalla Pellicano.
I Premi consistono in Trofei, Targhe, Medaglie, Pergamene, Atlanti geografici, Libri e Penne, nonché Antologie, donate ai premiati fino alle Menzioni di merito.