Una storia che ha intenerito tanti lettori, quella di Orzo, un cane che va alla ricerca del padrone che non torna a casa da due giorni. Il fatto è realmente accaduto nel 1998 e vi hanno dato spazio per primi Marilena Ferraro ed Angelo Perfetti sul quotidiano Latina Oggi, giornalisti che hanno poi dedicato il libro alla vicenda. Il romanzo è liberamente ispirato al fatto di cronaca.
Orzo è un pastore maremmano abruzzese dall’intelligenza acuta, che vive nella campagna tra Ardea e Aprilia con il proprio padrone, il pastore sardo Luigi Usala (Marras nel libro). Il 20 dicembre 1998 Luigi si allontana con la sua auto e muore in un incidente sulla Laurentina. Dopo due giorni di attesa, Orzo intuisce che è accaduto qualcosa e parte alla ricerca del padrone scomparso. Un po’ per magia, un po’ per miracolo, il cane si ritrova al cimitero di Aprilia, dove era stata allestita la camera mortuaria del suo padrone. Non si muove più da lì, e non molto tempo dopo viene riconosciuto da amici di Luigi in visita alla sua tomba. Orzo sa che il suo padrone è lì ed è intenzionato a vegliare su di lui per sempre.
Storia molto triste, ma che offre un bellissimo esempio dell’affetto e della fedeltà che lega da sempre il cane all’essere umano. Tutt’altro che una storia triste, quindi: un racconto pieno d’amore, di un’amicizia che non finisce con la vita, perfetto per i bambini, ma ottima lettura anche per i più grandi.
Nell’articolo l’immagine della copertina e una foto di Orzo nei giorni della ricerca del padrone (foto del gennaio 1998).
Floriana Francesca