Si è concluso ieri il Gelato Festival 2014, svoltosi nella cornice dell’Auditorium Parco della Musica di Roma dal 15 al 18 maggio, un tour che prevede dieci tappe italiane e cinque europee.
L’idea è quella di promuovere il gelato artigianale di qualità, di cui la scuola italiana è la prima assoluta al mondo. L’idea è nata a Firenze dove Bernardo Buontalenti, al servizio della famiglia dei Medici alla fine del 1500, creò il gelato, tradizione portata avanti dal laboratorio Buontalenti presente alla manifestazione con il proprio laboratorio mobile, il più grande mai costruito. All’interno del festival sono stati allestiti diversi stand e si sono svolti corsi e show cooking che spaziano dal gelato senza zucchero, al gelato con latte o crema, fino alla granita, il cremolato e il gelato gluten free. Fra i gelatieri presenti al Gelato Festival 2014 di Roma Roberto Iacozzilli, Giampaolo Doti, Dario Rossi, Gabriele Passarelli, Alfonso Porrino, Domenico Fargnoli, Giuseppe Bassanelli, Elia Alessandro, Giampiero Burgio e Aroa Monge, tutti provenienti da gelaterie sul territorio romano. In rappresentanza di Aprilia il talentuoso e giovanissimo maestro gelatiere Valerio Esposito, di una nota gelateria della città, Tonka, che abbiamo intervistato durante la giornata conclusiva della kermesse. Anche se si è affacciato da pochi anni al mondo della gelateria artigianale si è già contraddistinto vincendo premi importanti in vari concorsi a cui ha partecipato. Fra l’altro, a soli 22 anni, Valerio Esposito a marzo si è aggiudicato la vittoria della 18esima edizione di Pa.Bo.Gel uno dei piu’ grandi appuntamenti fieristici dell’agroalimentare a Roma.
“Ho partecipato anche l’anno scorso al Gelato Festival nella tappa di Firenze – ci racconta Valerio – L’anno scorso ho portato un gelato che si chiamava “Lampone di vino” perché era un gelato al lampone con all’interno il vino del nostro territorio, di una cantina che si trova a Campoverde, Cantine Lupo. Quell’anno c’era come direttore artistico il Maestro Giorgio Zanatta che mi ha chiesto se nella tappa di Roma volevo fare il direttore di laboratorio. Io ho accettato, per me è stato un onore aver affiancato lui in quella tappa. Partecipò al mio posto la mia ragazza che vinse con il gusto ”Vacanze Romane”. Quest’anno mi hanno chiesto di partecipare di nuovo e sono alla tappa di Roma con il gusto ”Ciambelline al vino”. Abbiamo deciso di realizzare questo gusto – ci spiega Valerio – perché, come lo scorso anno, vogliamo valorizzare i prodotti del nostro territorio: le ciambelline al vino sono tipiche dei Castelli Romani. Inoltre, volevo rendere omaggio a mio padre che ha avuto una pasticceria per 27 anni e quindi ho voluto trasformare la pasticceria in gelateria. Le ciambelline che utilizzo per fare il gelato le prepara proprio mio padre.
A questa manifestazione partecipano gelatieri da tutta Italia: noi dobbiamo produrre gelato per le nostre vetrine e all’interno del Festival si inserisce un concorso. Presente anche una giuria tecnica. Viene, infatti, decretato il vincitore sia della giuria tecnica che popolare. Ogni visitatore con la sua card assaggia alcuni dei gusti preparati, dando poi il proprio voto a quello che ha preferito. La giuria tecnica, invece, era composta da alcuni noti personaggi del Gambero Rosso, Hiro Shoda, chef giapponese, protagonista di una nota trasmissione su Sky, persona simpaticissima, speciale, e altri giornalisti di settore che giudicavano il gelato più buono sulla base di alcuni parametri, come i cristalli di ghiaccio, la cremosità, se il gelato lasciava la bocca pulita o più o meno impastata, esprimendo un voto da 1 a 5.
A me piace moltissimo partecipare a queste manifestazioni perché c’è uno scambio di idee fra tutti i gelatieri, è un ambiente molto divertente, ci si diverte in laboratorio, si scherza, ci si da una mano l’uno con l’altro, se c’è da estrarre il gelato ci si aiuta, c’è collaborazione, non c’è veramente quello spirito di competitività. Una bellissima esperienza che ti aiuta crescere – è il bilancio del talentuoso Valerio – si ha la possibilità di conoscere grandi personaggi del mondo della gelateria. Quest’anno abbiamo come direttore di laboratorio Enrico Benedetti, che collabora con la Rai, attraverso una rubrica dedicata al gelato da più di 5 anni, e fra l’altro fortissimo nel gelato gastronomica. Nella serata conclusiva allieta i visitatori con uno show cooking dedicato al gelato gasronimico ai frutti di mare, sevito su un risotto, qualcosa di molto particolare. Dopo questi cinque giorni qui a Roma, dalla prossima settimana saremo a Milano e poi a Luglio parteciperemo alla tappa di Barcellona. In Spagna saranno sempre 5 giorni, a Milano porterò “Ciambelline al vino”, mentre a Barcellona, penso di far assaggiare la “stracciatella” con la quale ho vinto alla Fiera di Roma a marzo. Ora aspettiamo la premiazione, comunque vada siamo tutti vincitori, perché per partecipare c’è una preselezione, è già una soddisfazione essere qui, il livello è altissimo.”
Passeggiando fra i numerosi stand dedicati al gusto incontriamo proprio Enrico Benedetti, direttore tecnico di Gelato Festival, a cui abbiamo chiesto qualche dettaglio in più su questo evento: “Il Festival è nato quattro anni fa a Firenze dal patron Gabriele Poli, che ha avuto questa grande idea sulla piazza di Firenze, un grande successo. Poi ha fatto un investimento trasformandolo in un piccolo tour in quattro tappe, fra cui quella di Roma che quest’anno si ripete, con grande successo di affluenza e grande visibilità per i gelatieri. Veramente un grande imprenditore per tutto il settore del gelato-commenta Benedetti- se pensiamo che il turista viene in Italia per quattro cose: le nostre opere d’arte, la nostra storia, la nostra ristorazione, in particolare per la pasta, la pizza e il gelato. Solo che il gelato fino ad ora non ha avuto una grande visibilità o comunque un’associazione che realizzasse una cosa del genere. Il Gelato Festival in realtà è un tour a eliminazione diretta, nel corso del quale si sfidano tantissimi gelatieri. Si chiama Festival perchè un pò come il Festival di Sanremo, in cui i concorrenti presentano il testo di una canzone, loro devono presentare il loro “gusto” e per quattro giorni “canteranno” solo quel gusto, e alla fine della tappa usciranno due vincitori: uno della giuria tecnica che analizza gli aspetti “pignoli” del gusto e uno eletto dalla giuria popolare. Al gelatiere io spiego che alla giuria devono illustrare prima quello che loro hanno avuto nella testa, e ciò che in un secondo momento hanno voluto mettere nella coppetta. La giuria dovrà quindi ripercorrere le stesse sensazioni per capre se il gelatiere è solo bravo a raccontarle, o anche a realizzarle. L’altro vincitore è quello che per quanto riguarda l’artigiano, il titolare dell’azienda, è il più ambito, perchè si parla del punto vendita, il voto viene dato direttamente da chi assaggia il gusto. I due vincitori della tappa, insieme a quelli delle altre tappe si sfideranno poi l’anno prossimo nella tappa di partenza del Gelato Festival per promuovere ed eleggere il Miglior Gelatiere Italiano in Europa. Quest’anno, infatti, l’edizione non è solo di 4 tappe ma di 14, 9 in Italia e 5 in Europa, veramente una grande cassa di risonanza per tutto il settore della gelateria e per i gelatieri che si sfidano. Si è ripetuto a Roma il successo dello scorso anno, il pubblico più affluente, più pignolo in assoluto, curioso, attento, partecipe per eleggere il miglior gelatiere della tappa.”- conclude Benedetti.
Melania Limongelli