Tiriamo un bel sospiro di sollievo – esordisce Daniele Borace di OrsoGreen – perché il pericolo di un grave disagio per i cittadini e il rischio di rifiuti abbandonati è stato scongiurato. Dopo la lettura dell’ordinanza regionale n. Z00020 – prosegue Daniele Borace – emerge chiaramente un corto circuito della macchina amministrativa. Notiamo un atteggiamento avventato di alcune amministrazioni comunali che hanno dichiarato la sospensione del servizio di raccolta senza attendere il completamento dell’iter amministrativo. La comunicazione adottata per tale decisione è stata fuorviante e non completa a tal punto che i cittadini sono entrati nel panico, manifestando tutto il loro dissenso.
A cosa è servito – si domanda Daniele Borace – tutto ciò? Come detto pubblicamente – ricorda Daniele Borace – in occasione dell’incendio avvenuto alla Loas Italia, le amministrazioni pubbliche hanno il compito di vigilare il territorio al fine di prevenire pericoli per la salute dell’uomo e tutelare l’ambiente. Un difetto di comunicazione tra Enti portò, in quell’occasione, a non considerare un verbale dei VVFF, dove si evidenziava un eccesso di materiali infiammabili nei piazzali dell’azienda che poi andarono a fuoco. Le due situazioni hanno la similitudine nel difetto di comunicazione e nelle sovrapposizioni di competenze e funzioni. L’allarmismo di questi giorni poteva essere evitato se ci fosse stato un “tavolo perenne per la gestione dei rifiuti regionale”, ad esempio, dove ci sarebbe stato immediatamente un confronto tra le parti interessate per competenza. Ci auguriamo – conclude Daniele Borace – che si riesca a superare queste continue emergenze dei rifiuti con politiche ambientali risolutive.
Chiara Ruocco