“Chiedo al Comune di Aprilia di intestare una via, o piazza o parco, alla memoria degli Internati Militari Italiani (IMI) che si rifiutarono, spesso pagando con la vita, di aderire allo stato fantoccio della Repubblica di Salò e di combattere a fianco dei nazifascisti, dalla parte sbagliata della storia”. E’ questa la proposta di Matteo Ferrera, Responsabile Politiche Giovanili, Europa e Sport del Partito Democratico di Aprilia. “Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 – spiega il dirigente locale del PD- circa 700.000 soldati italiani fatti prigionieri dai tedeschi durante la fase di smarrimento totale a seguito dell’armistizio, vennero internati in campi di concentramento nazisti, sparsi in tutta Europa, e costretti a lavorare per l’economia bellica tedesca. Per uscire da quella schiavitù i nazifascisti gli offrirono una sola condizione: aderire allo stato da operetta di Salò e combattere quindi assieme a nazisti e fascisti. La stragrande maggioranza di quei coraggiosi italiani rifiutò una simile oscena proposta. Preferirono vivere di stenti nei campi di lavoro (molti morirono) piuttosto che servire quella ignobile causa. I nostri IMI non godevano nemmeno dello status di “prigionieri di guerra” sancito dalla Convenzione di Ginevra, in quanto per i tedeschi e per i repubblichini di Salò erano soldati ribelli da “rieducare”. Dal 2007 è stata istituita, giustamente, una medaglia d’onore a questi eroi che si rifiutarono di collaborare col diavolo. Questa proposta – aggiunge Matteo Ferrera, che è anche professore abilitato all’insegnamento della Storia nelle scuole superiori e autore di due libri storici- non è nuova. E’ stata inoltrata all’amministrazione comunale già tre anni fa dalle associazioni apriliane “Un ricordo per la pace” e “Associazione Arma Aeronautica Maresciallo Scelto Armando Lattaro”, alle quali va tutta la mia stima. Ma la loro proposta non è stata per nulla presa in considerazione. Confido nella sensibilità dell’amministrazione comunale -conclude il Responsabile PD Ferrera- affinché questa richiesta venga accolta e che ad Aprilia vi sia una via, un parco o una piazza dedicata a quei 700.000 eroi, anche in considerazione del fatto che quasi una ventina di apriliani sono stati già insigniti della medaglia d’onore riservata agli IMI”.