Si terrà domani mattina, alle 10.30 presso la sede del Consorzio La Cogna, l’assemblea dei cittadini che, alla luce dei contenuti emersi giovedì scorso in Commissione Trasparenza, si preannuncia tesa. Il Consorzio, infatti, ha manifestato la propria delusione per l’ennesimo rinvio di un impianto di depuratozione che ha ormai una storia lunga 19 anni.
Ma partiamo proprio dall’ultimo capitolo della vicenda. Giovedì, proprio accogliendo una formale richiesta dell’associazione concortile, il presidente dell’VIII Commissione Giorgio Giusfredi ha inserito anche il tema del depuratore del Fosso della Moletta all’ordine del giorno (nella stessa seduta della Multiservizi).
Il motivo della richiesta di questa convocazione da parte del Consorzio ha riguardato la necessità di fare chiarezza sui ritardi nell’entrata in esercizio del depuratore, “che producono – ha detto Silvano De Paolis, presidente dello stesso Consorsio – un forte stato di tensione e continue proteste da parte dei cittadini i quali, accogliendo le sollecitazioni dell’amministrazione comunale, hanno sostenuto oneri spesso molto pesanti, per allacciare la propria abitazione alla rete fognaria e sono ancora costretti a pagare per lo svuotamento periodico delle fosse biologiche”.
Il caso è arrivato all’attenzione della Commissione Trasparenza, ma le notizie giunte dall’assessorato ai Lavori Pubblici non erano ciò che i cittadini aspettavano di sentirsi dire. “La conclusione dei lavori sul depuratore è stata annunciata più volte a partire dalla fine del 2016 – ha commentato De Paolis (nella foto sopra) – e per motivazioni in gran parte sconosciute (e che sarebbe opportuno conoscere) non si è fino a oggi concretizzata. Per questo ci siamo rivolti al presidente della commissione Giusfredi, ma anche perché la sede più idonea per rispondere agli interrogativi del Consorzio e dei cittadini della Gogna, cioè un incontro con il sindaco e gli organi politici e amministrativi competenti, avanzata fin dal mese di novembre, non è stata mai accolta. Questa richiesta ha avuto come unica risposta, una mail della segreteria del Sindaco a fine dicembre, con la quale veniva comunicato al Consorzio che nel mese di gennaio, sentito il referente di Acqualatina, si sarebbe arrivati alla conclusione della vicenda”.
Da questa relativa tranquillità, date le parole rassicuranti ricevute dal sindaco, si è arrivati alla nuova delusione in commissione. “La relazione presentata dall’Assessorato ai Lavori Pubblici – spiega De Paolis – ha invece previsto un cronoprogramma degli interventi da realizzare prevedendo alla fine di aprile il collaudo definitivo del depuratore e il suo passaggio alla gestione della società Acqualatina. Questo ulteriore rinvio è stato spiegato con due fatti verificatisi a fine anno, cioè il furto dei cavi e la rottura degli impianti elettrici del depuratore e un nuovo allagamento nei suoi locali, dovuto all’ostruzione del ponticello sul Fosso della Moletta, che ha prodotto l’esondazione delle acque nei locali del depuratore”.
Il Presidente del Consorzio, che ha potuto portare la voce dei cittadini della borgata nel dibattito della Commissione, pur prendendo atto che questi nuovi fatti sono evidentemente motivo di ulteriori ritardi per il completamento dei lavori, ha tuttavia voluto mettere in evidenza che “non sono certamente questi i responsabili del fatto che dopo 19 anni il depuratore non può ancora entrare in esercizio; peraltro fatti analoghi erano già avvenuti nel corso degli ultimi anni e evidentemente c’è stata carenza nell’intervenire sui sistemi di sorveglianza dell’impianto, dopo il suo passaggio dall’impresa costruttrice al Comune e sul Consorzio di Bonifica di Pratica di Mare, perché assicurasse la pulizia del Fosso. In ogni caso l’ultimo annuncio del sindaco avrebbe fatto la fine di tutti gli altri in quanto una serie di lavori, più volte dal consorzio segnalati, il controllo, la pulizia e la riparazione di guasti che si sono verificati sulla rete fognaria fatta da oltre 10 anni in particolare nelle traverse di Via Crati; il collegamento della rete fognaria Via Savuto/Via Crati; la messa in funzione degli impianti di sollevamento, ecc. non sono ancora stati realizzati”.