“Tanto tuonò, che piovve. Dopo i primi borbottii arriva un temporale in grado di scoperchiare anche le case più solide.
D’altro canto, da sempre, quello delle discariche è un tema spinoso, al punto da trasformare un civile confronto iniziale in un reiterato e costante “J’accuse!” tra le varie parti in causa, arrivando perfino, alle lettere aperte indirizzate ai cittadini.
Già, i cittadini… persone mal informate secondo alcuni, e fenomeni da esibire in questa o quella occasione per altri, mentre in realtà, si ritrovano a subire gli effetti dei litigi fuori luogo, tra gli attori di questa vicenda che, se non fosse così seria, strapperebbe sorrisi.
È di questi giorni, il ritrovamento nelle cassette postali dei cittadini della Cogna, e non solo, di lettere consegnate brevi manu dalla Paguro, la società interessata (in maniera univoca), alla realizzazione della discarica di Via Savuto.
Per carità, intendiamoci, l’imprenditore fa solo il proprio mestiere che, per definizione, è trarre profitto dall’operato della propria azienda; ma tacciare per iscritto associazioni che si battono per la tutela del territorio, o comuni cittadini, di non aver adeguatamente valutato il progetto ma anzi, di non averlo nemmeno guardato, esula dalla logica del “mestiere”, per entrare nella logica della confusione “ad hoc”.
Possiamo assicurare, che i cittadini sono stati sempre da noi e dalle altre associazioni chiamate in causa dalla lettera, costantemente informati dell’entità e dei pericoli che un progetto del genere rappresenta. Negligenze pubbliche comprese.
Non è nostra prerogativa inoltre, difendere il Sindaco Terra e l’Assessora Laurenzi che tra l’altro, ci ha tacciato pubblicamente di essere inquinatori seriali, o agire ottenendo il loro “placet”; non è necessario e nemmeno utile, attribuire meriti o colpe a chicchessia, cercando di sviare il cittadino dalla realtà dei fatti.
Ed i fatti indicano che si vuole impiantare una discarica in un territorio dove non è necessaria, in cambio del “vantaggio” della bonifica che altrimenti non si farebbe.
Siamo più che consapevoli che non si tratta di una “bella campagna apparentemente incontaminata”, ma lo siamo anche del fatto che, non lo sarà nemmeno dopo averci impiantato una discarica.
Siamo consapevoli della necessità della bonifica e che i sovvalli derivanti vadano abbancati da qualche parte, ma richiedere un abbancamento che preveda un volume 11 volte superiore al necessario con lo scopo di “rientrare dell’investimento”, non è bonificare, ma creare una discarica.
Siamo consapevoli, che Sindaci ed Assessori hanno usato due pesi e due misure nei confronti della bonifica di quel sito, per il quale si sono persi i finanziamenti per mancato rispetto dei termini, lasciando di fatto un’autostrada all’opera del privato e che per altre situazioni si stanno muovendo diversamente.
Tutte consapevolezze, che non abbiamo acquisito da rappresentanti comunali o della società in questione, ma con accurata ricerca, lettura e studio di molti atti.
Non possiamo infine non spezzare una lancia a favore della frenetica attività svolta dalla Provincia in materia di ciclo dei rifiuti ed in particolare, per difendere il nostro territorio da una nuova discarica.
L’idea di un commissariamento (vogliamo sperare si tratti di una boutade), stride fortemente con quanto noi, e non solo, abbiamo visto ed udito nelle commissioni appositamente convocate e negli atti amministrativi prodotti.
I siti alternativi sono stati segnalati ed il lavoro svolto con accuratezza, di questo siamo certi, e quindi troviamo fuori luogo e soprattutto non utili alla causa i continui attacchi verso l’ente provinciale.”