“Aprilia oggi rappresenta una città che ha pagato un prezzo elevato per quanto riguarda la questione ambientale per la miopia di una politica molto spesso sorda alle vere istanze collettive.
Quanto accaduto in questi giorni con riferimento all’impianto Rida di campoverde ne rappresenta l’ennesima dimostrazione, partendo da un ordinanza regionale fortemente criticabile per l’impostazione e i risvolti negativi in termini di tutela ambienatale, passando per l’atteggiamento di alcuni consiglieri comunali in primis dell’ex presidente della commissione urbanistica all’epoca dell’Amministrazione Santangelo per giungere al ruolo dell’amministrazione comunale a dir poco discutibile.
Con la sua ordinanza la Regione Lazio stava creando alla nostra città un problema ambientale più grande di quello che nelle sue intenzioni l’ente sovra comunale voleva risolvere. Poco chiara negli obiettivi sull’impulso dell’emergenza sanitaria si è introdotta una procedure discutibile in tema di ampliamenti negli stoccaggi che al contrario devono essere fortemente controllati e ridimensionati.”
“Grave l’atteggiamento del Consigliere Moroni, di cui ne chiediamo con forza le dimissioni per rispetto a tutta la città, in merito alla vicenda ancora oggi non chiarita delle informazioni sull’iter procedurale da lui note e non ancora comunicate all’amministrazione comunali i cui interessi devono essere tutelati di fronte a qualsiasi interlocutore.
Sulla Scia presentata dalla società Rida riteniamo sempre di più che l’amministrazione comunale doveva intervenire immediatamente per bloccare la segnalazione d’inizio lavori per mancanza dei presupposti edilizi ed urbanistici perché, come poi confermato dalla Regione, tale controllo è e rimane di competenza comunale.
Ora, ribadito il no anche alla richiesta di variante urbanistica, come forza di opposizione riteniamo che il vero obiettivo sia il quel rinnovo all’AIA di prossima scadenza. E’ opportuno, in vista della scadenza dell’Autorizzazione Integrata Ambientale del 09 febbraio 2021, iniziare a porre in essere tutti gli studi ed atti necessari per consentire all’amministrazione comunale di Aprilia di far valere in sede di rinnovo l’esigenza di un drastico ridimensionamento della capacità di trattamento dell’impianto di Aprilia e sviluppare sul nostro territorio i principi dell’economia circolare quale salvagurdia del territorio e della salute dei cittadini.
Non possiamo arrivare impreparati a questa scadenza ma dobbiamo iniziare a prepara le azioni necessari per tutelare effettivamente il nostro territtorio.”
Chiara Ruocco