Anpi “Vittorio Arrigoni”, manifestazione Pro Gaza.

Un’iniziativa volta a sensibilizzare la cittadinanza su quanto accade in terra palestinese.

Si è svolto lo scorso giovedì in piazza Roma quello che originariamente sarebbe dovuto essere un sit-in dell’Anpi “Vittorio Arrigoni” di Aprilia al fine di sensibilizzare la cittadinanza sulla questione israelo-palestinese. Il condizionale è d’obbligo in questo caso, perché tanta è stata la partecipazione da spingere la folla a sfilare lungo Via dei Lauri ed altre vie del centro, dando luogo ad una vera e propria manifestazione.manifestazione
Alla testa della sfilata lo striscione “Libera Gaza in Libera Palestina” è esplicativo del messaggio che l’associazione Anpi “Vittorio Arrigoni”, in unione con l’omonima associazione “Libera Gaza in Libera Palestina” di Anzio-Nettuno, vuole lanciare: “solidarietà per il popolo palestinese e mobilitazione internazionale affinché si smetta di avallare tacitamente l’esercito israeliano”.
L’iniziativa è stata organizzata da tre ragazzi apriliani: Matteo Allegrezza, Martina Bortolameotti e Davide Casari e si colloca sulla scia delle tante manifestazioni che in questi giorni prendono luogo in ogni angolo d’Italia e d’Europa.
Come ci ricorda Matteo: “L’Anpi di Aprilia è stata fondata da alcuni volontari che già precedentemente facevano attivismo nel gruppo Libera Gaza in Libera Palestina. Va da sé che le due associazioni saranno sempre unite negli intenti e negli ideali”.
In questo senso l’unione è sancita nel nome di Vittorio Arrigoni, cui l’Anpi è intitolata, e celebra la memoria di un grande del giornalismo italiano e mondiale, un martire dell’ingiustizia che purtroppo è ancora all’ordine del giorno in terra palestinese.
Continua Matteo:

“Lo scopo dell’iniziativa era quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto effettivamente sta accadendo, perché i bombardamenti su scuole, edifici pubblici, ospedali da parte di un paese come Israele, non solo economicamente più avanzato e militarmente più equipaggiato del suo nemico, ma anche fortemente tacciato di integralismo -lo stesso che tanto si imputa ad Hamas-, non possono definirsi ‘strategie di difesa’. Questo è a tutti gli effetti un genocidio”.

Conclude il referente Anpi: “L’evento, che ha riscosso un così grande successo, non è servito solo ad informare le persone sull’Associazione e le sue varie iniziative, ma anche a far conoscere ad una cittadinanza interessata e partecipe uno dei più tragici fatti di cronaca dei nostri giorni”.

 

Sofia Boni

 

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