Di spessore, e con un chiaro richiamo al senso di responsabilità che fa dei giovani studenti di oggi la migliore società del futuro, l’intervento del Vicesindaco Lanfranco Principi, che oggi ha rappresentato ufficialmente il Comune di Aprilia durante la cerimonia commemorativa organizzata in via Carroceto nei pressi del monumento alla Memoria del Tenente Eric Fletcher Waters e dei Caduti dello Sbarco senza sepoltura.
Al Vicesindaco è spettato il compito di deporre una corona d’alloro al monumento, nel quinto anniversario della sua scopertura, alla presenza di Roger Waters (episodio che fece di quello un evento di risonanza addirittura mondiale) e nell’ambito delle celebrazioni per il 75esimo anniversario dello Sbarco Alleato.
“Nel salutare gli studenti degli istituti superiori apriliani – ha detto Lanfranco Principi – voglio soprattutto ringraziare i docenti e le dirigenze scolastiche che anche quest’anno si sono adoperate per permettere ai nostri ragazzi di rendere questa ricorrenza un momento importante non solo per la Città, ma anche per il loro percorso formativo e umano.
La guerra, in tutta la sua tragicità, è stato un passaggio fondamentale per la storia di queste terre e per la nostra storia di apriliani.
Tra il 1943 e il 1944 il primo nucleo della Città, edificato solo qualche anno prima, fu completamente distrutto dai bombardamenti alleati. Tantissime furono le famiglie che dovettero lasciare queste terre, per rifugiarsi altrove. E sul campo di battaglia, le nazioni in lotta tra loro sacrificarono migliaia di vite umane di giovani e giovanissimi, poco più che vostri coetanei. Molti di loro non fecero più ritorno alle proprie case, neanche da morti. I loro corpi rimasero dispersi in queste terre.
Se vi avvicinate alla stele, potrete leggere impresse nella pietra le parole di Roger Waters, presente qui cinque anni fa nel corso della cerimonia di inaugurazione. Il monumento è dedicato al padre del bassista dei Pink Floyd, il Tenente Eric Fletcher Waters, uno dei tantissimi giovani soldati che non fecero mai ritorno a casa.
Questo monumento è quindi un atto riconoscente della Città nei confronti del Tenente Waters e dei suoi compagni. E allo stesso tempo simboleggia il nostro impegno a lavorare perché la guerra non si ripeta mai più. Non è un caso che il luogo scelto per ospitarlo sia proprio questo, di fronte ad un complesso scolastico. Ogni anno, in questo giorno, ritrovandoci qui insieme, ripercorriamo quanto accaduto e consegniamo a voi, cari studenti, il testimone di questo promessa.
Il futuro, infatti, non è mai scontato. Ci richiede a volte impegno e sacrificio. Oggi il mondo ha bisogno della vostra energia e creatività, per uscire da una situazione storica non semplice, piena di insidie e di difficoltà: la crisi economica, i grandi mutamenti sociali, le nuove marginalità, la necessità di rendere l’Italia di nuovo protagonista su scala mondiale, il dovere di costruire un mondo migliore di quello che state ricevendo in eredità dalle generazioni precedenti. Tutto sembra dirvi che c’è bisogno di voi, che voi potete e dovete fare la differenza”.