Ancora uno strepitoso successo per i Liberi Cantores con il concerto del 10 novembre tenutosi nella Collegiata di San Michele Arcangelo a Boville Ernica, in occasione della Rassegna Culturale “Organi e Cantorie – I Suoni dell’aria nei luoghi dello Spirito”, giunta ormai alla sua terza edizione… Un itinerario di formazione e cultura, curato dalla “Kalenda Maya Chorus”, che percorre le antiche chiese e le abbazie storiche dislocate nel Basso Lazio per promuovere la cultura nelle sue più alte espressioni artistico-musicali.
L’evento, ripartito in due sezioni, ha visto l’avvicendarsi delle esibizioni del M° Organista Laura Sartori e del Coro Polifonico Liberi Cantores. Il M° Sartori ha presentato, con l’ausilio di uno splendido e raffinatissimo organo realizzato dalla più alta scuola organaia del Settecento italiano, un repertorio ricercato di brani a firma di Domenico Zipoli, Baldassarre Galuppi e Domenico Scarlatti ed ha concluso il concerto strumentale con il “Prelude on Immaculate Mary”, composto dal M° Charles Callahan nel 1951.
I Liberi Cantores hanno invece proposto un vibrante e intenso repertorio novecentesco eseguito in polifonia. L’apertura del concerto ha estasiato il raffinato pubblico presente nella chiesa della Collegiata di San Michele Arcangelo. I coristi disposti intorno al perimetro della chiesa, ad abbracciare virtualmente gli astanti, hanno eseguito con grande perizia tecnica e interpretativa il celebre brano “O Sacrum Convivium” del M° Luigi Molfino.
A seguire tre composizioni del M° Bepi De Marzi: “Ave Maria”, “Maria lassù” e “Signore delle cime” che i Liberi Cantores hanno interpretato con particolare coinvolgimento e partecipazione emotiva. Quello di Boville Ernica è stato infatti il primo concerto in cui il Coro Polifonico si è esibito dopo la grave perita del sig. Pasqualino Nuti, padre del Direttore Artistico nonché fedele e caloroso sostenitore di tutta la Corale. Grande la commozione nei volti e nelle voci dei coristi, toccante il gesto d’amore del Direttore per un momento di intensità che è divenuto, in una cornice sacra come quella della Collegiata di San Michele, offerta di grazia, espressione di amore, eco di immortalità.
Sono quindi seguite le delicate armonie del brano “Esta tierra”, composto dal M° Javier Busto insieme alle raffinate e complesse armonizzazioni dell’“Ubi caritas” del M° norvegese Ola Gjeilo, considerato oggi uno dei massimi compositori viventi della penisola scandinava.
I Liberi Cantores hanno di seguito omaggiato Sir Karl William Pamp Jenkins, compositore gallese già insignito quale Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico, Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico e Knight Bachelor per i serivizi alla composizione e alla musica. Del vasto repertorio di questo Maestro, sono stati proposti due brani densi di pathos e di impatto emotivo, tratti dalla sua celeberrima “Missa brevis”: l’”Ave Verum” il “Sanctus”.
Gli ultimi due brani presentati, risalenti alla seconda metà del Novecento, sono stati: il “Benedictus” tratto dalla “Missa brevis” di Jacob De Hann e il “The Lord bless you and keep you” di John Rutter. In ultimo, su richiesta del bis da parte del pubblico, è stata interpretata la celebre e delicatissima “Ave Maria” di V. Vavilov già attribuita a Giulio Caccini.
Il Coro dei Liberi Cantores è stato magistralmente diretto dal M° Rita Nuti e sapientemente accompagnato al piano dal M° Michele Garolla.